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Durante i primi 5 mesi del 2015, l'export di carni suine sono diminuite del 6% in quantità e del 15% in valore rispetto allo stesso periodo del 2014.

I progetti finanziati includono studi sui marcatori genetici per la selezione del sapore nelle carni suine.

La Commissione Europea prevede un aumento della produzione di carni suine nel 2015, spinta da un minor prezzo dei mangimi e dall'aumento del numero di scrofe.

La Commissione del Codex Alimentarius ha raccomandato alle Autorità competenti dei paesi di verificare che non ci siano residui di particolari medicamenti negli alimenti.

Il principale tipo de carne commercializzato è stato il pollo, con un valore di 677 milioni di dollari, mentre la carne bovina si è attestata al 2° posto con 484 milioni e la carne suina con 118 milioni.

Le carni suine nelle aree a basso rischio possono essere commercializzate senza test estensivi, mentre le carcasse in aree in cui vi è il rischio di trasmissione di Trichinella devono essere controllate più a fondo.

A seguito della recente visita di controllo da parte delle autorità coreane nel mese di aprile 2015, la lista spagnola degli stabilimenti autorizzati ad esportare carne e prodotti di origine suina per la Repubblica di Corea, è stata estesa.

L'export delle carni suine del Regno Unito è esploso negli ultimi 5 anni, fornendo 214 milioni di £ all'anno, pari ad un aumento del 44% durante questo periodo.

In pratica, l'FSIS ha aggiunto 6 nuove sostanze antimicrobiche, includendo una miscela di acido paracetico e perossido di idrogeno per uso sulle carcasse, tagli di carni e frattaglie di bovini, suini e polli.

La caduta più importante nelle importazioni nel 2014 è stata per la carne suina: -41% in termini di quantità.

La carne contaminata, tra il 2011 e 2012, è stata distribuita a produttori di piatti pronti principalmente della Russia, ma anche francesi.

A partire dal 1 gennaio 2015, l'inventario suino totale del paese ha raggiunto i 12,00 milioni di capi, +1,68% rispetto al 2014.

L'export di carni suine durante i 4 mesi del 2015 è di 934.810 tons, che rispetto allo stesso periodo del 2014 equivale ad un aumento del 6,1%.

Aumenti dell'11% (in quantità, +7,3% in valore) dell'export totale e del 33% (in quantità, +35,8% in valore) nel caso delle spedizioni a paesi terzi, rispetto al 2013.

Secondo un report di Prospettive Agricole OCDE-FAO 2015-2024 si prevede un aumento della produzione di carni suine in Brasile fino a raggiungere i 4,3 Mt (peso equivalente carcassa) nel 2024, un 24% in più rispetto al periodo base.

Tra i rischi sono riportati mercurio nel pesce, aflatossine nelle noci e Salmonella nel pollame.