Febbraio mese "birichino"
A breve termine difficilmente cambierà qualcosa, ma dobbiamo tenere presente che tradizionalmente la fine di marzo è sempre accompagnata da un aumento dei prezzi.
A breve termine difficilmente cambierà qualcosa, ma dobbiamo tenere presente che tradizionalmente la fine di marzo è sempre accompagnata da un aumento dei prezzi.
Crediamo che questa campagna dei raccolti sia già ben prevedibile: si prevede che gli stocks mondiali raggiungano il livello più alto degli ultimi 29 anni....
Cosa ci si aspetta nel 2016, per quanto riguarda le materie prime?: rallentamento dei consumi, commodities che valgono poco, prezzi del petrolio ai minimi, trasporti più economici, calo della soia, svalutazione della moneta in Argentina ...…Vediamo dove siamo e tenterò di prevedere cosa si va incontro nel 2016.
Rimangono ancora molte domande senza risposte, come per esempio che impatto ha la malattia a livello riproduttivo in condizioni endemiche, soprattutto considerando le scrofette, oppure, qual'è il ruolo dell'Influenza durante la lattazione e lo svezzamento, principalmente sapendo che i suinetti in svezzamento possono diventare protagonisti come serbatoio del virus in un allevamento infetto endemicamente...
Nelle prossime settimane vedremo oscillazioni nei prezzi in funzione delle oscillazioni delle monete, delle Banche Centrali, dei tassi d'interesse....ma con gli stocks attuali, i prezzi non dovrebbero salire.
Il settore suinicolo degli USA sta passando un momento dove i prezzi dell'alimentazione sono i più bassi da molti anni a questa parte, per cui si prevede un aumento considerevole dei suini da macellare. La produzione supererà la capacità di macellazione?
E' difficile parlare dei costi dell'infezione da PRRSv dato che il tipo d'allevamento, lo stato sanitario, la dinamica del virus variano tra gli allevamenti, rendendo complicata la standardizzazione del calcolo, anche in una stessa regione o paese. Questo articolo analizza 3 studi economici e le modalità di calcolo in cui il costo della PRRS oscilla tra 17 € fino a185 €/scrofa/anno.
La storia del COOL, legge americana per l'etichettatura del paese d'origine può essere riassunta in : "Fai attenzione a quello che desideri, perchè potresti averlo".
La valuta ci ha tenuti in sospeso, ultimamente, essendo l'unico fattore che può cambiare i prezzi in modo significativo. Non si prevedono variazioni nei prezzi all'origine e nei trasporti merci a breve termine.
Il frumento è stato protagonista di una impennata importante e per niente prevista dai mercati a causa del mantenimento degli stoccaggi da parte degli operatori nazionali, dai rumors su possibili restrizioni all'export russo,...
La prossima volta che qualcuno parla durante un pranzo del valore medio dell'Indice di Conversione, digli che non ti interessano i valori medi!!.
Guando si guadagna, si aumenta il valore tangibile delle risorse globali per produrre un "prodotto", ossia carne suina.
Non si deve parlare di prevedere i prezzi, ma bensì un range di prezzi a cui viene loro assegnato una probabilità.
Comprendere la dinamica del prezzo delle materie prime per mangimi è fondamentale per gestire i costi globali della produzione suinicola, oltre che garantire strategie efficaci per gli acquisti, per la diminuzione del margine, per la linea massima di acquisizione del credito e della liquidità o della gestione dei rischi finanziari.
Il costo totale per le perdite di produttività dei suinicoltori negli USA si stima in circa 664 milioni di dollari all'anno. Queste perdite si stanno spostando dagli ingrassi alle scrofaie.
Quello che aumenta la redditività in un allevamento non è la diminuzione delle spese ma bensì la massimizzazione delle entrate.
Bollettino settimanale di notizie del mondo dei suini
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