Pagina 81 di Articoli su esportazioni

L'Egitto si aggiunge, insieme alla Macedonia e Singapore, ai paesi che consentono l'importazione di carni suine dalla Polonia, nonostante la presenza della peste suina africana nel paese.

Gli Stati Uniti e il Canada hanno convenuto di riconoscere reciprocamente le decisioni sulla suddivisione in zone quando si verifica un focolaio di malattia esotica degli animali.

L'obiettivo è quello di semplificare le operazioni di commercio internazionale di beni agroalimentari, e di fornire chiarezza e trasparenza nelle procedure di verifica, ispezione e certificazione.

Il censimento del mese di aprile ha mostrato pochi cambiamenti nei numeri di suini totali in Danimarca, nonostante un leggero aumento dei riproduttori.

Il Messico è stato riconosciuto dall'OIE come paese indenne da peste suina classica (PSC).

Il Rosselkhoznadzor ha segnalato che i produttori russi sono molto interessati all'export dei propri prodotti a base di carni suine in Canada.

La Ministra dell'Agricoltura, Katia Abreu, si è riunita con il Commissario Europeo della Sanità e Sicurezza Alimentare, Vytenis Andriokaitis con l'obiettivo di negoziare un accordo per facilitare intese bilaterali sulle questioni sanitarie e fitosanitarie.

Nel mese di febbraio, la Commissione Scientifica dell'OIE aveva approvato la relazione completa del Brasile in cui si chiedeva il riconoscimento della zona come indenne da peste suina classica(PSC).

Le principali esportazioni del Canada nel 2014 sono state grano, colza, pesce e frutti di mare, carne di maiale, olio di colza, legumi, soia e carne bovina.

Singapore è il 1° paese della regione che ha tolto le restrizioni correlate con la peste suina africana.

Con 38 voti a favore e 6 contrari, i requisiti sull'etichettatura di origine (COOL, per il suo acronimo in inglese), per manzo, maiale e pollo, sono stati abrogati.

Si prevede che nel 2015 l'export di carni suine lavorate raggiunga le 114 mila tonnellate.

Il Governo Italiano lancerà un marchio unico nazionale per il made in Italy.

Era conosciuta come la misura "100% reinspection".

L'OMC ha confermato la posizione difesa da molto tempo da parte di Canada e Messico, la quale sostiene che le richieste obbligatorie stabilite dal COOL per le carni bovine e suine sono chiaramente protezionistiche.