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Presentiamo un riassunto dei focolai di Peste Suina Africana (PSA) dichiarati all'OIE da parte dei paesi della UE, Russia ed Ucraina fino al 30 giugno 2015.

La produzione suina nel periodo compreso tra gennaio e maggio di quest'anno ha raggiunto 1,206 milioni di tonnellate di peso vivo, il che significa un incremento del 7,9%.

Questa misura è una risposta diretta all'ampliamento delle sanzioni economiche imposte dalla UE alla Russia questa settimana, fino al 31 gennaio 2016, per il suo ruolo nella crisi dell'Ucraina.

L’assegnazione del riconoscimento, iniziativa Asser e Accademia dei Porci Bravi, è avvenuta nell’ambito della Rassegna Suinicola di Reggio-Emilia venerdì 5 giugno 2015.

Il numero di suini nella regione di Mosca è stato pari a 259.400 capi, 21.700 capi in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Il divieto riguarda tutto il paese.

La carcassa del cinghiale morto è stata trovata a 20 km dal confine polacco-bielorusso.

Gli animali sono stati trovati a 19 km dal confine polacco-bielorusso.

Gli animali colpiti sono stati trovati a pochi chilometri dal confine con la Bielorussia.  

Gli incontri saranno dal 4 al 6 giugno 2015 in collaborazione con Crpa ed Edagricole.

Il 60° caso riguarda 2 cinghiali trovati morti a circa 19 km dal confine polacco-bielorusso.

La produzione suina aumenterà del 2,6% fino a raggiungere i 3,9 milioni di tons., rispetto ai 3,8 milioni nel 2014.

58° focolaio con cinghiali morti trovati vicino al villaggio di Krukowszczyzna, 25 km dal confine polacco-bielorusso.

Le Autorità veterinarie dell'Ucraina hanno confermato la presenza di pestre suina africana in un cinghiale morto situato nella zona della frontiera naturale di Grabov.

Entrambi i casi sono cinghiali uccisi ad una distanza di diversi chilometri dal confine con la Bielorussia.

Visto lo sviluppo favorevole della PED in Canada, la Russia ha di nuovo deciso di consentire l'importazione di suini da riproduzione dal Canada.