Pagina 6 di Articoli su influenza
Identificazione del virus dell'Influenza D nei suini e nei bovini in Italia
Caratterizzazione della carica virale, vitalità e persistenza dell'IAV (Influenza A Virus) nell'aria e sulle superfici
Rilevamento e caratterizzazione del virus della parainfluenza suina 1(PPIV1) negli Stati Uniti
Relazione tra l'infezione da IAV (Influenza A) e subpopolazioni di suini in allevamenti con scrofe con infezione endemica
Impatto produttivo ed economico dell'Influenza Suina
Rimangono ancora molte domande senza risposte, come per esempio che impatto ha la malattia a livello riproduttivo in condizioni endemiche, soprattutto considerando le scrofette, oppure, qual'è il ruolo dell'Influenza durante la lattazione e lo svezzamento, principalmente sapendo che i suinetti in svezzamento possono diventare protagonisti come serbatoio del virus in un allevamento infetto endemicamente...
L'Influenza Suina può persistere endemicamente nei cicli chiusi
Gli episodi infettivi possono durare oltre un mese a livello di popolazione, il che spiega perchè un nuovo lotto, dove sono presenti molti soggetti sensibili, possa essere infettato se i suini sono alloggiati in box diversi, ma nello stesso capannone (trasmissione aerogena).
Capacità di infezione crociata interspecie del virus dell'influenza H3N8 in una infezione sperimentale in suini
Nuovi virus dell'Influenza A, simili a quelli umani, circolanti nei suini del Messico e Cile
Impatto dell'esposizione precoce al virus dell'Influenza Suina e al virus della PRRS sulla mortalità post-svezzamento
L'infezione con il virus dell'influenza suina e del virus della PRRS durante la lattazione si associa con un aumento (limitato nel caso dell'influenza e maggiore nel caso della PRRS) significativo sulla mortalità post.-svezzamento.
Associazione tra la presenza di IAV (Influenza A Virus) e PRRSV nelle scrofaie con mortalità post-svezzamento
Ruolo del suino nella comparsa di nuovi ceppi influenzali
Il suino può dare luogo a nuovi ceppi influenzali con potenziale zoonotico, ma l'aumento della diversità genetica è cusato in gran parte dall'introduzione di ceppi di origine umana, per cui si consiglia che il personale che ha contatto frequente con i suini sia vaccinato per l'influenza.
Prevalenza e diversità dei virus dell'Influenza Suina in Europa
La diversità genetica ed antigenica dei virus influenzali deve essere compresa come qualcosa di dinamico ed in costante evoluzione, per cui è importantissimo avere un controllo epidemiologico attivo nei confronti del SIV con la finalità di conoscere i ceppi presenti in ogni momento, così come la loro prevalenza ed impatto.
Durata dell'infezione da virus dell'Influenza nei suini in fase di svezzamento
Possiamo trovare con una certa facilità il virus dell'Influenza in qualsiasi popolazione di suini: dalla nascita alla macellazione. Come è possibile che l'infezione a livello di popolazione, sia così estesa ed invece a livello individuale non duri più di 5-7 giorni?...
Interazione tra il PRRSv ed il coronavirus respiratorio o il virus dell'influenza
Enric Marco ci commenta che ultimamente è relativamente comune trovare suini che in fase di ingrasso presentino sintomatologia respiratoria e che rispondino male ai trattamenti antibiotici. In questi casi, normalmente, si pensa al virus PRRS, tuttavia è meno frequente pensare alle infezioni virali in forma mista.
Dinamica delle infezioni da virus influenzali nei riproduttori: punti di controllo
La rimonta appena arrivata ed i suinetti appena prima dello svezzamento sono i principali gruppi a rischio.
Bollettino settimanale di notizie del mondo dei suini
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