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La Germania non ha adottato misure supplementari sufficienti per affrontare efficacemente l'inquinamento da nitrati e deve rivedere la propria legislazione pertinente per conformarsi alla legislazione standard della UE.

L'Unione europea importa circa 6 milioni di tonnellate di fosfati, quando si potrebbe sostituire fino al 30% di questo totale con l'estrazione da fanghi di depurazione, rifiuti biodegradabili, a base di carne e di ossa o di letame.

A questo risultato hanno contribuito anche gli studi ISPRA, finanziati dal Ministero dell'Agricoltura, sull'origine dell'inquinamento delle falde acquifere in pianura padana.

Il fondo oggi conta 8 progetti che hanno già prodotto ad oggi 2,4 milioni di kg di fostato.

La Commissione europea ha concesso al Belgio, in particolare alla regione fiamminga, l'esenzione relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.

Si prevede che la futura direttiva sui limiti nazionali delle emissioni, tra i vari, avrà nuovi limiti per il biossido di zolfo  (SO2), ossidi di azoto(NOx), ammoniaca (NH3) particolato (PM2,5).

Il Modello della Global Livestock Environmental Assessment Model (GLEAM) genera dati dettagliati delle popolazioni zootecniche, della produzione e delle emissioni.

Le conclusioni del Simposio internazionale sulle sfide e le opportunità della gestione delle deiezioni zootecniche rafforza la necessità di un cambiamento del modello.

I risultati hanno portato a individuare diete che permettono di diminuire fino al 38% le escrezioni di azoto.

Il Departamento de Agricultura ha aggiornato i criteri tecnologici sullo smaltimento dell'azoto suino, dell'attrezzatura di trasporto e delle modalità di fertirrigazione.

La maggior parte delle questioni sollevate dalla sentenza della Corte di Giustizia sono già state riviste nel nuovo dispositivo.

I primi risultati ottenuti nello svolgimento di questo sistema di trattamento, che ha incorporato una centrifuga, sono molto promettenti.

Gli agricoltori olandesi possono utilizzare, al posto di 170 kg di azoto per ettaro di letame durante gli anni 2014-2017 250 e 230 chilogrammi (a seconda della ubicazione) di azoto per ettaro all'anno.

Un nuovo report del gruppo di esperti sull'azoto ed alimentazione, della Task Force del Reactive Nitrogen, quantifica per la prima volta quanto le nostre scelte alimentari influenzano le emissioni di azoto inquinanti, i cambiamenti climatici e l'uso del suolo in tutta Europa.

Saranno rafforzati gli aspetti preventivi del regime della responsabilità ambientale.

Le modifiche al sistema retributivo rendono impraticabili gli impianti che trattano più di 600.000 m3 di liquami di 540 allevamenti in Cataluña.