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Il Ministero della Salute ha pubblicato la relazione dei controlli effettuati nel 2013 per quanto riguarda il benessere animale.

E' stata pubblicata la "Portaria" n.º 55/2015 del 27 Febbraio con supporto alla "Salvaguardia delle razze autoctone a rischio".

In Italia oggi il 9% della Sau è coltivata con metodo biologico per un totale di 1,1 milioni di ettari.

Il Ministero della salute informa che il programma di eradicazione della malattia vescicolare dei suini presentato dall’Italia per il periodo 1° gennaio 2015 - 31 dicembre 2015, è stato approvato dalla UE.

La vigente disciplina dei piani di controllo delle DOP-IGP prevede la disposizione di questi dati on-line come già previsto dalle Linee programmatiche per il settore suinicolo.

Al primo posto tra i beneficiari dei pagamenti diretti Ue, si conferma la Francia con 7,96 miliardi di euro, seguita da Germania (5,25 mld) e Spagna (5,23 mld).

Dopo una serie di ispezioni, Bruxelles ha chiesto un rimborso di 1,4 miliardi di euro in totale a 13 stati membri.

Sono 3456 i comuni esentati per i coltivatori diretti ed impreditori agricoli professionali.

La decisione anticipa il recepimento in Italia della nuova Direttiva in materia di OGM che sancisce il diritto degli Stati Membri di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul territorio nazionale.

E' stata votata a larga maggioranza una mozione che chiede l'obbligo dell'origine per le carni utilizzate come ingredienti il 21 gennaio 2015.

 La misura propizia anche un minor utilizzo di fertilizzanti azotati.

E' possibile che la Lituania possa esportare negli USA carni suine, bovine,ovine e caprine macellate nel proprio paese.

.La UE dovrà approvare il PNSR nel primo trimestre 2015.

Inoltre sono stati finanziati 160 mln di euro per la tutela dell'ambiente e 175 milioni di euro per lo sviluppo agricolo.

Lo spagnolo Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale della Salute e Tutela dei Consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana, che dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea sarà distaccato in Sardegna.

Il Centro si avvarrà della strumentazione analitica del Laboratorio di Sanità degli allevamenti e Sicurezza alimentare del DIVET e della collaborazione di consulenti esterni esperti in questo campo.