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Durante il 1° trimestre 2015 sono stati macellati 6.175.886 capi suini, il che significa un aumento del 2,4%.

In relazione alle carni suine, sono stati macellati 106,9 milioni di capi, un -5% rispetto al 2013.

Nel complesso, i risultati del sistema di controlli ufficiali per assicurare che gli operatori del settore applichino in modo efficace i requisiti di legge, sono stati positivi nelle due comunità autonome visitate.

I 10 principali macelli hanno macellato 44,69 milioni di capi, circa il 76% del totale.

Secondo SENASICA, in Messico ci sono 419 Stabilimenti TIF attivi, che macellano e lavorano carni con le massime garanzie santarie per i consumatori.

Dopo l'accordo di fusione raggiunto alla fine di febbraio, una schiacciante maggioranza dei proprietari di Tican e Danish Crown hanno approvato questa fusione.

Per quanto riguarda la produzione di carne suina, questa è pari a 3,60 milioni di tonnellate, 4,87% in più rispetto al 2013.

I 2 principali macelli cooperativi della Danimarca, Danish Crown e Tican, si sono accordati per la fusione.

La contrazione delle quotazioni del suino pesante e il contemporaneo aumento dei prezzi dei tagli principali, hanno favorito una forte ripresa della redditività della fase di macellazione, che è migliorata del +9,3%.

Il termine ultimo per la presentazione delle offerte per il recupero dei macelli normanni in difficoltà AIM (600 dipendenti), che era prevista per 29 gennaio è stata rinviata al 12 febbraio.

Le parti hanno convenuto che il trattamento dei dati SIPCAP dovrebbero servire per proiettare nel futuro una piattaforma di registrazione dei dati con un molto più elevato rigore sulla classificazione delle carcasse suine di gamma di peso.

La sopravvivenza della società è possibile solo se viene venduta in fretta, dato l'attuale stato del suo flusso di cassa.

Ad ottobre, la redditività per gli allevatori di suini pesanti, in Italia, è migliorata dell’1,5% rispetto al mese precedente.

Il piano industriale ha l'obiettivo di raggiungere 700.000 capi all'anno con lavorazione di qualità.

Nel corso dei primi 9 mesi di quest'anno le macellazioni sono state ridotte dello 0,3% in capi, ma sono aumentate dello 0,6% in peso.

Il costo di questa operazione è stimata in 1,5 milioni d'euro ed il contributo di FEM s'aggira sui 918 000 euro.