Pagina 17 di Articoli su malattie dei suini in Abstracts

Questi virus sono capaci di resistere al trattamento dei liquami e mostra la necessità di aggiungere una ulteriore fase di inattivazione del virus.

I dati di caratterizzazione molecolare confermano i risultati di analisi precedenti che indicano che la commercializzazione di suini colonizzati da MRSA CC398 è il veicolo per la trasmissione.

Il metodo può aiutare a localizzare le popolazioni di acari e sopratutto ad ottenere una mappa epidemiologica del rischio della peste suina africana(PSA).

Il risultato mostra tanto l'induzione di ileite subclinica mediante inoculazione di un omogeneizzato di mucosa, come una risposta in funzione della dose creando uno spettro di malattie dalla forma subclinica fino alla malattia clinica.

Sono state analizzate 7 PFA (proteine di fase acuta) in campioni di siero di suini ad intervalli regolari in 6 gruppi di animali esposti in forma sperimentale a 3 batteri: Actinobacillus pleuropneumoniae, Streptococcus suis e Mycoplasma hyosynoviae; 1 parassita:Toxoplasma gondii; 1 virus PRRSV; ed una infiammazione asettica.

Questi risultati mostrano che l'utilizzo di THF nel mangime migliora i segni clinici di suini esposti in forma sperimentale a M. hyopneumoniae.

L'obiettivo del presente studio è stato di valutare il potenziale delle mosche conviventi con i suini come portatrici di Lawsonia intracellularis.

Questo riassunto descrive una ricerca diagnostica in un allevamento colpito dalla sindrome del mancato accrescimento post svezzamento (PFTS: Pre Weaning Failure to Thrive Syndrome) con particolare attenzione nell'identificazioni degli agenti eziologici.