Pagina 9 di Articoli su malattie dei suini in Notizie

Si è dibattuto anche sulla revisione effettuata dall'Equipe Veterinaria di Emergenza per Romania ed Ungheria, a causa della loro vicinanza con paesi non comunitari che possono rappresentare un rischio specifico di PSA come sono l'Ucraina e Moldavia, così come per l'Estonia, in seguito agli eventi di questa estate.

I nuovi casi di PSA hanno portato ad un incremento del livello di rischio ed a variazioni nelle varie parti dell'annesso della Decisione 2014/709/UE ed alla creazione di nuove zone di protezione e sorveglianza intermedie.

Due degli allevamenti infetti hanno oltre 6.000 capi di suini.

Un sapelovirus suino è stato coinvolto in un focolaio acuto di malattia neurologica atipica.

Il focolaio è stato scoperto in un allevamento di suini situato sull'isola di Jeju-Do.

I 3 soggetti sono stati abbattuti presso Voskresenovka, Pushkino e Gribovka e sono stati prelevati campioni per la vigilanza della peste suina classica.

Tra le possibili cause infettive si trova il teschovirus suino (PTV), il sapelovirus suino (PSV) ed il pestivirus suino atipico (APPV).

Il Veterinario Capo di Manitoba ha dichiarato che tutti i movimenti in entrata e in uscita degli allevamenti di suini colpiti dalla PED sono seguiti per identificare la fonte dell'infezione e garantire che essa non si estenda ad altre aziende.

Le autorità sanitarie di Manitoba hanno confermato un altro nuovo caso di PED.

Tanto il Canadian Pork Council come le altre associazioni dei suinicoltori provinciali continuano a far pressione sul Governo Federale affinchè modifichi il presente Regolamento e permetta ai trasportatori di lavare i propri camion in strutture canadesi.

Lo scorso 2 giugno l'Ufficio di Veterinaria di Manitoba ha confermato il 2° caso in pochi giorni di diarrea epidemica suina (PED).

Il Ministero dell'Agricoltura dell'Ucraina e l'OIE hanno confermato la presenza di PSA in un allevamento di 700 capi situato in Dovzhok.

Questo è il primo caso di PED nel sud-est Manitoba dal gennaio del 2015.

Finora solo due Stati avevano il certificato dell'OIE: Rio Grande do Sul e Santa Catarina.

Durante l'Assemblea Mondiale, alcuni nuovi paesi e alcune nuove regioni hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale in relazione al loro "status sanitario".

La resistenza agli antimicrobici rappresenta di fatto una sfida che pone in pericolo la salute dell'uomo, la sanità animale ed anche il benessere degli animali.