Pagina 6 di Articoli su materie prime in Abstracts

Nonostante la ricerca non abbia dimostrato effetti sugli accrescimenti dei suinetti, è stato osservato un aumento del numero di suinetti che mangiamo sottoscrofa o di pre-starter subito dopo lo svezzamento.

Il PEDV non si è dimostrato infettante su cellule coltivate entro i 7gg di stoccaggio, quando si stocca a temperatura ambiente ed entro i 21gg quando si stocca a temperature di refrigerazione.

Il contenuto in proteina grezza di queste risorse alternative è alto: tra il 42- 63% ed è alto anche in lipidi.

La "torta di camelina" può rappresentare una fonte di energia alternativa per i suini, però con bassa digeribilità degli AA e della PG. La camelina (Camelina sativa), una oleaginosa della famiglia Brassica, si utilizza principalmente nell'industria del biodiesel e nella produzione di olio vegetale per il consumo umano.

Una alta inclusione di DDGS di frumento e mais riduce le performance e la digeribilità dell'energia nei suini in accrescimento.

L'alta inclusione di pastazzo d'agrumi migliora le qualità organolettiche della carne, però diminuisce le performance dei suini.

La farina di piume idrolizzate è una buona fonte di AA per suini all'ingrasso, però deve essere integrata con Lys e Trp per attenuare la carenza di questi AA.

Le performance produttive e la qualità delle carcasse non sono influenzate dalle fonti di amido utilizzate nelle diete d'ingrasso.

La xilanasi riduce le emissioni dei gas e può ridurre gli odori sgradevoli dei liquami.

I suini possono essere alimentati con diete che includono fino a 240 gr/kg di farina di colza, associata a 150 gr/kg di DDGS di frumento senza influenzare negativamente le performance produttive e la qualità della carcassa.

Aumentare la supplementazione di DHC mediante biomasse di alghe nelle diete per scrofe gestanti può migliorare la vitalità dei suinetti.

L'amido di pisello può essere utilizzato come una fonte alternativa di amido.

Valutazione dell'effetto dell'utilizzo del pastazzo d'agrumi nell'alimentazione dei suini d'ingrasso fino a 130 kg sulle caratteristiche della carcassa e della qualità della carne.

Possibilità di usare le castagne come fonte alternativa di amido nelle diete dei suinetti svezzati, nonostante l'indice di conversione possa essere peggiorato.

Un livello del 10% di colza nella dieta di scrofe iperprolifiche gestanti e lattanti durante tre parti consecutivi non influenzò negativamente la longevità della scrofa nè le performances delle scrofe stesse e dei loro suinetti.

L'obiettivo di questo studio fu la determinazione degli effetti dell'aggiunta nei mangimi di olio di colza e di olio di lino sulle variazioni dei profili degli acidi grassi nella carne di suino.