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Le scorte di mais per il 2016/17 sono diminuite dal mese scorso, ma le previsioni dei raccolti continuano ad essere da record di 16.859.000 milioni di bushel, perché le scorte iniziali erano più alte a causa di una riduzione delle esportazioni 2015/16.

L'importazione di 1 milione di tons di mais dagli USA ha sollevato i produttori di suini e di volatili. L'elevato prezzo del mais porta più tranquillità al settore zootecnico.

La Spagna è diventato il primo paese Europeo importatore, acquistando da sola 336 mila tonnellate.

Si prevede che le scorte di cereali nel mondo al termine della stagione agricola del 2017 si attestino a 635 milioni di tons, 1,5% al di sotto del livello di apertura.

Le previsioni per quest'anno di Copa-Cogeca rivela che il calo della produzione di grano tenero e semi oleosi nell'UE-28 è dovuta principalmente al cattivo tempo ed all'aumento dei parassiti e delle malattie.

Si prevede che i prezzi del bestiame salgono rispetto a quelli delle coltivazioni.

L'elevato prezzo interno del mais e la situazione di incertezza economica fanno prevedere un rallentamento del 2% nella crescita dei settori suini e pollame.

Il consumo interno presenta la minor variazione base anno degli ultimi 5 anni (+0,68%), contro un aumento del 2,74% l'anno passato oppure del 6,93% nel 2012.

La Cina sta già spostando le osservazioni sugli Stati Uniti per salvaguardare i propri approvigionamenti.

A questo fattore si somma il mancato aumento della domanda interna di granaglie negli USA.

A medio termine (da 3 a 5 anni), i costi aggiuntivi per la zootecnia olandese a causa di un maggior costo della soia non-GM e fonti alternative di proteine, sono stimati in € 60 a € 100 m all'anno, di cui circa l'80% per il settore avicolo .

La concessione è stata annunciata dalla Commissione Europea il 14 gennaio 2016.

In Giappone, oltre il 35% dei rifiuti alimentari umani vengono già destinati all'alimentazione animale: gli scarti sono sottoposti a trattamenti specifici.

Il Brasile si colloca attualmente come secondo esportatore mondiale dopo gli USA, che esportano 45 milioni di tons.

La misura adottata dal nuovo governo ha l'obiettivo di stimolare il settore agricolo, favorendo ancora di più l'export grazie alla svalutazione della moneta locale. 

Abiove, (Associação Brasileira das Indústrias de Óleos Vegetais) ha elevato le proprie stime del raccolto della soia 2015/2016.