Pagina 24 di Articoli su costi

La Danimarca presenta il migliore indice con 0,79 punti, seguita dalla Germania (0,52), Paesi Bassi (0,51) e Spagna (0,49).

Il Ministro dell'Agricoltura francese ha chiesto al "Mediatore delle relazioni commerciali agricole" che giunga ad una mediazione tra produttori, macelli, laboratori di sezionamento e lavorazione e distributori della filiera suina.

L'alimentazione dei suini con sottoprodotti della lavorazione dell'etanolo (distillati secchi di cereali solubili- DDGS, in inglese)e dell'industria della panificazione, aiuta a ridurre i costi alimentari, sostituendo una parte importante di farina di soia.

La Commissione Europea ha chiesto alla FCEC la realizzazione di uno studio sui costi-benefici per la produzione di carni di suino dall'applicazione di alternative alla castrazione chirurgica dei suini maschi.

L'Università degli Studi di Bologna, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Padova, sta conducendo un'indagine sull'uso dell'economia negli ambiti professionali direttamente o indirettamente collegati alla sanità animale.

L'"Indice correttore" dei mangimi aquistati da terzi si riduce ,eccezionalmente, a 0,65 per tutte le attività allevatoriali includendo gli allevamenti intensivi di suini.

Lo studio, completato alla fine del mese di febbraio, ha studiato l'accessibilità agli alimenti negli USA dal 1950 al 2005.

I prezzi mondiali delle carni di suino hanno raggiunto all'inizio del 2013 livelli storicamente alti, però si prevede una certa debolezza nei prezzi verso la fine del primo trimestre ed inizio del secondo.

Esperti americani prevedono che il peso di macellazione dei suini negli Stati Uniti arriverà a 145-150 kg di peso vivo nell'anno 2022. La previsione è basata su una revisione dei dati dell'USDA (Dipartimento Americano dell'Agricoltura).

Il numero dei suini negli ultimi anni è passato da 5,3 milioni di capi a circa 3 milioni.

Il risultato economico (margine) della produzione suinicola dei paesi europei membri di INTERPIG è stato negativo per tutti nell'anno 2011.

L'informativa conclude che le malattie degli animali hanno un impatto economico molto più alto rispetto ai costi diretti causati.