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Gli allevatori si sono attestati su 1,475 ed i macellatori su 1,435.

E' stata la seconda revisione delle previsioni e la seconda al ribasso confermando gli effetti del clima sfavorevole.

Le previsioni per il 2014 sono di aumento della produzione dell'ordine dell' 1,5% in funzione dell'aumento dell'export e di un lieve aumento della domanda interna.

Le esportazioni hanno superato i 6 miliardi di dollari per il 3° anno consecutivo, però sono diminuite del 5% in quantità ed un 4% in valore sotto il record del 2012.

Nel 2014 le superfici destinate alle colture invernali in Ucraina non supereranno i 500 mila ettari.

Le misure spagnole per garantire la sicurezza dei prodotti a base di carni suine permette di sperare sull'export in Russia. Tuttavia, bisogna trovare la soluzione alla PSA (Peste Suina Africana) che colpisce l'export di tutta la UE.

La Commissione Europea approva la proposta del Parlamento Europeo per l'aggiornamento del regime di commercializzazione dei prodotti agricoli trasformati (PAPs in sigla inglese).

L'industria dell'alimentazione e delle bevande è un importante motore dell'economia spagnola ed è il 1° settore industriale del paese in termini di fatturato.

Non avendo raggiunto l'accordo giovedì scorso, la Commissione Unica Nazionale dei prezzi dei suini da macello si è aggiornata lunedì 17 marzo:constatata l'impossibilità di formulare un prezzo unico è stato adottato il prezzo range 1,44-1,445.

Nello stato del Parana, il raccolto a febbraio ha raggiunto il 42% dell'area seminata.

Durante le conversazioni, gli esperti europei hanno suggerito un piano di regionalizzazione del territorio della UE, che si limiterebbe a 6 regioni lituane e varie provincie polacche situate in frontiera con la Repubblica di Bielorrusia.

L'annata 2013 per il Prosciutto di Modena ha avuto un aumento del 50% della produzione.

Rosselkhoznadzor e Ministero dell'Agricoltura discuteranno della possibilità di ripristinare l'export di prodotti di origine animale per la Russia.

L'inizio delle consegne sarà determinato una volta che saranno state ricevute le garanzie addizionali da parte del FSIS.

Al 1° di febbraio 2014 il patrimonio suinicolo è calato del 17,1%, raggiungendo i 2,7 milioni di capi.

L'Indice ha visto l'impennata dei prezzi in tutti i gruppi di prodotti di base, con eccezione della carne, che si è ridotta leggermente.