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La cooperativa francese Cooperl ha deciso di pagare i propri soci fornitori di suini vivi con un prezzo provvisorio che tenga in considerazione la realtà dei mercati.

Per incoraggiare nuove forme di contrattazioni nel settore suinicolo, il Ministero dell'Agricoltura offre alle varie componenti un Documento di Lavoro.

Daniel Picart, presidente del "Marché du porc breton", mercato di riferimento francese, ha lasciato il suo incarico giovedì scorso. IL MPB ha sospeso le quotazioni di giovedì scorso, rinviandole ad una data successiva.

Numerosi eurodeputati hanno sollecitato nuove misure per far fronte alla volatilità dei prezzi e maggiori aiuti per la ricerca di nuovi mercati per i prodotti europei.

Confermate anche le misure di medio-lungo periodo, in particolare la creazione di un Gruppo di alto livello per un rafforzamento del monitoraggio del mercato del latte e delle carni.

Per quanto riguarda lo schema di aiuti allo stoccaggio privato delle carni suine, per assicurare il buon esito sono stati inclusi tagli di basso valore, tipo il lardo fresco.

FAS Mosca prevede che la produzione di carni suine aumenti del 5% rispetto al livello previsto per il 2015 e raggiunga i 2,78 milioni di tons. nel 2016.

I prezzi internazionali degli alimenti di base hanno continuato a diminuire nel mese di agosto a causa del volume elevato delle forniture, tranne per la carne, il cui prezzo è rimasto stabile.

Secondo un comunicato emesso da Copa-Cogeca, il nuovo pacchetto di aiuti per il settore zootecnico europeo proposto dalla Commissione è lungi dall'essere sufficiente per avere un impatto notevole.

Tra le misure, c'è la riapertura dell'ammasso privato delle carni suine.

Dopo la manifestazione di ieri a Parigi, Manuel Valls ha promesso di aumentare gli aiuti a 3.000 milioni di euro e di  abbassare i contributi sociali.

Nella situazione estrema di grande difficoltà in cui gli agricoltori si trovano, assistiamo a grandi mobilitazioni e sono in programma diverse manifestazioni in questi giorni.

Il Tavolo Interprofessionale della filiera agroalimentare belga propone aiuti diretti per 30 milioni di euro per i suinicoltori.

L'incontro ha permesso di discutere sui vari contratti (allevatori/macellatori, allevatori/macellatori/trasformatori, allevatori/mangimisti…), riguardanti le quantità, i prezzi e le durate dei contratti stessi.

Nel 1980, un allevatore di suini in Olanda guadagnava in media 23 centesimi per chilogrammo di peso morto, nel 2012 erano solo 5 centesimi.