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Dati elaborati dall'ANAS mostrano un leggero calo delle scrofe a dicembre 2011, rispetto a dicembre 2010.

La produzione di carne suina è cresciuta del 2% rispetto all'anno precedente.

Il numero totale dei suini nel Regno Unito è calato del 1,3% rispetto a dicembre 2010.

La FAO prevede un raccolto di frumento dell'ordine di 690 milioni di ton. nel 2012.

Uno studio realizzato dalla Segretaria di Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) prevede una stagnazione della produzione di carne suina italiana per il 2012, rimanendo ad un livello di 1,6 milioni di ton.

Si prevede una diminuzione del 1% della produzione di carne suina in Europa.

L'export globale della carne suina dall'Europa è stata del 18,8% superiore nel 2011 rispetto al 2010, arrivando a 3.190.596 ton.

La riduzione del numero delle scrofe arriva al 4,7% nella UE.

Il sindaco di Manerbio, Cesare Meletti, in una lettera aperta alla cittadinanza ed ai partiti politici ribadisce la sua sicura posizione di appoggio al progetto imprenditoriale del macello più grande d'Europa.

E' la prima volta da 6 anni, che diminuiscono i suini in Olanda.

Tutti i prodotti che seguono le condizioni stabilite potranno essere commercializzati ed etichettati come biologici: prodotti a base di carne , prodotti agricoli, o vino.

Il recente decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 sulle liberalizzazioni contiene una serie di misure finalizzate a rilanciare gli investimenti nel comparto agricolo e ad introdurre criteri di trasparenza nei rapporti di filiera.

Secondo le ultime previsioni della FAO, la produzione mondiale di cereali nel 2011 sarà più che sufficiente per soddisfare l'utilizzo previsto per l'annata 2011-2012.

il Governo Russo, attraverso V. Zubkov, dichiara di non esserci ragioni per limitare l'esportazione di cereali per aprile del 2012.

L'Associazione Nazionale Allevatori Suini ha analizzato i dati ISTAT relativi al 2011. Aumenta il valore nonostante il significativo calo produttivo. Preoccupante l’incremento dei costi di produzione.

In apertura della Fiera di Verona il Prof. Gabriele Canali, dell'Università Cattolica di Piacenza e direttore del Crefis (Centro ricerche delle filiere suinicole) afferma: «Il segreto sarà mantenere un corretto bilanciamento fra domanda e offerta.