Pagina 95 di Articoli su peste suina africana

La collocazione dei repellenti nelle zone di frontiera con la Bielorrusia viene effettuata per prevenire l'entrata dei cinghiali e proteggere così il patrimonio suinicolo dalla peste suina africana.

Carcasse di ovini e suini provenienti da tutta la Sardegna che, anziche' essere distrutte come previsto dalla legislazione vigente, venivano dirottate in Campania e poi nel Lazio.

Le Autorità preposte hanno ribadito la massima urgenza nel coordinare misure per il controllo del movimento dei beni e delle persone.

Il Consiglio dei Ministri della Bielorussia ha approvato misure addizionali per eliminare e prevenire la propagazione della PSA nel paese.

La Russia ha confermato 1 focolaio di afta in Bogdanovka (distretto di Krasnokamensky, Zabajkal'Skij Kray).

Gli Stati Membri hanno approvato il co-finanaziamento di programmi per la prevenzione della peste suina africana in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia.

Dovuto alla situazione sfavorevole della peste suina africana in Bielorrusia, il Rosselkhoznadzor ha imposto restrizioni temporanee all'entrata di suini vivi ed alle carni di suino.

Il dossier informa, tra i vari aspetti, di come rilevare gli animali ammalati e come rilevare in anticipo i sospetti.

Dopo l'ultimo caso confermato di peste suina africana in Bielorussia nel mese di giugno ai confini con la Lituania e con la Polonia la Commissione Europea prende provvedimenti di protezione.

Regione e Comuni fanno fronte comune nella battaglia per debellare la peste suina africana dall’Isola.

Si sono riuniti a Minsk per determinare lo sviluppo di una strategia comune per il controllo della peste suina africana (PSA).

Si ipotizza l'idea di sostituire i piccoli allevamenti privati in altri tipi di allevamento.

Le Agenzie governative hanno registrato 52 focolai di peste suina africana e 34 focolai di afta nel territorio

Il governo della Lituania ha emesso una ordinanza nella quale si proibisce l'import dalla Bielorrusia di animali sensibili alla PSA, prodotti derivati, materie prime, mangimi ed additivi.

I 5 milioni e 600 mila euro disponibili sono, in particolare, destinati alle aziende suinicole situate nel territorio sardo, con priorità assoluta per quelle localizzate nella zona ad alto rischio per peste suina.

La Direzione Generale dell'Alimentazione della Francia ha lanciato un avvertimento a veterinari, allevatori, tecnici ed a tutti gli operatori del settore ad adottare efficaci precauzioni contro la PSA.