Pagina 74 di Articoli su peste suina africana in Notizie

A seguito di recenti notizie di focolai di PSA in Ucraina, le attuali misure per la pulizia e la disinfezione dei veicoli dovranno essere applicate anche a quelli che entrano nell'Unione dall'Ucraina.

Agli inizi di settembre sono stati confermati nuovi casi di PSA in suini domestici di piccoli allevamenti in Rivne (villaggio Budymlia, 3 suini morti) e Chernigiv (Maksymivka, 6 suini morti).

L'Ucraina aveva sospeso l'import di carni suine provenienti dalla Polonia dopo la comparsa della PSA in cinghiali sul territorio polacco.

Il 28 luglio scorso la PSA(peste suina africana) è stata rilevata in Kalita, in uno dei più grandi complessi suinicoli a Kiev, ed è il 1°focolaio in un allevamento commerciale di suini.

Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia si appellano al Commissario Andriukaitis per una maggior libertà nella movimentazione dei suini tra di loro.

La peste suina africana continua ad avanzare nei Paesi Baltici, mostrandosi particolarmente attiva nei mesi di luglio ed agosto. Menzione speciale merita il focolaio di un allevamento commerciale in Ucraina che ha comportato la distruzione di 60.000 suini.

Sono modificate le zone sulle quali si applicano misure di controllo zoosanitarie relative alla peste suina africana in Estonia, Lettonia e Lituania.

Il cinghiale è stato trovato a 7 km dal confine polacco-bielorusso.

Il Ministero delle Politiche Agricole dell'Estonia sta ricevendo le domande di aiuto ai produttori di suini per la chiusura dei loro allevamenti di suini e per la cessazione delle loro attività.

Dal 2013 in Ucraina ci sono stati 32 casi di peste suina africana, di cui 16 in aziende familiari e 16 casi nei cinghiali.

Venerdì, 31.07. 2015 in una delle imprese private nella regione di Kaunas è stato riscontrato un focolaio di peste suina africana.

Il cinghiale è stato trovato ad una distanza di circa 2 km dal confine bielorusso-polacco.

Dopo oltre 10 anni dall'ultima comparsa, lo Zimbabwe notifica all'OIE la presenza di PSA nel paese.

Si tratta di 2 allevamenti di suini ed un suino ad uso familiare. Nei focolai ci sono 547 soggetti sensibili di cui 4 con sintomatologia clinica.

Lo smaltimento delle carcasse in natura e il divieto assoluto di nutrire i suini selvatici si tradurrebbe in una diminuzione della riproduzione di cinghiali e contenimento della malattia.

Gli animali morti sono stati trovati a una distanza di 1,5 chilometri e 50 metri dal confine con la Bielorussia.