Pagina 3 di Articoli su prolificità in Abstracts

L'obiettivo del presente studio fu eliminare le fluttuazioni stagionali delle performance riproduttive delle scrofe durante tutto l'anno e migliorare i parametri delle figliate mediante la somministrazione di ossitocina nelle dosi di seme liquido per l'inseminazione...

Un N° elevato di NV al 1° parto può servire per predire alti livelli di performance riproduttive e vita produttiva in una scrofa.

Questi risultati indicano che l'inseminazione artificiale con 2,0 × 109 di FTS (Frozen-thawed boar sperm) può portare ad una portata al parto e dimensioni delle figliate accettabili, però non è stato riscontrato alcun beneficio dall'aggiunta di prostaglandina.

Questi risultati suggeriscono che è possibile manipolare la risposta dell'insulina nella dieta delle scrofette cicliche e, in questa maniera, migliorare l'efficienza riproduttiva alimentando con amido di mais, come principale fonte di energia, durante le fasi luteiniche tardive e follicolari del ciclo.

Ricercatori dell'Università di Wageningen hanno pubblicato uno studio dove mostrano che una serie di caratteristiche importanti dei suini europei attuali hanno origine asiatica.

La selezione per la CU(Capacità Uterina) dà luogo ad ovaie e corna uterine più grandi, però la TRU (transrectal ultrasound) non si mostró uno strumento utile per la valutazione di questi caratteri nelle scrofette nell'intervallo di età studiato.

Questa è la prima descrizione della correlazione tra insuccessi riproduttivi ed i composti tossici liberati dai contenitori in plastica del seme.

Il numero dei nati totali fu di 14,7 tanto per le scrofette che provenivano da figliate di 9 come di 13 suinetti.

Studio sulle misurazioni dello spessore del grasso dorsale nelle scrofe-scrofette durante tutto il ciclo riproduttivo ed implicazioni sulle performance riproduttive.

Non si evidenziarono correlazioni tra la concentrazione di emoglobina ed il numero dei nati totali, nati morti o il numero dei suinetti vivi a 3 settimane di vita.

L'uniformità della figliata è compromessa dalla perdita grave di condizione corporale della scrofa durante la lattazione e migliora nelle scrofe con un maggior ISCF(intervallo svezzamento calore fertile).

La somministrazione di antiossidanti durante l'intervallo svezzamento-calore ha ridotto significativamente la percentuale di suinetti immaturi e le variazioni del peso alla nascita all'interno della figliata.

Lo studio fu realizzato con la finalità di valutare la correlazione tra parametri legati al seme ed al verro e la variabilità in campo della fertilità.

La selezione per la durata più lunga dell'estro, per un miglior riflesso di immobilità , minore età al primo estro potrebbe aumentare la proporzione di scrofette che partoriscono e potrebbe ridurre l'età al primo parto.

I fattori che furono significativamente associati alla longevità, indipendentemente dalla definizione, furono l'età al primo parto o la dimensione della figliata al primo e all'ultimo parto.

I differenti trattamenti con altrenogest prima dello svezzamento non evitarono l'accrescimento dei follicoli.