Pagina 13 di Articoli su prosciutto in Notizie

Nel 2012, le importazioni italiane di prosciutti crudi stagionati ed insaccati provenienti dalla Spagna sono aumentate del 16% in valore ed un 20% in quantità rispetto all'anno precedente.

Gli stabilimenti che hanno macellato oltre 600.000 capi rappresentano il 32,4% del mercato, quelli tra 350.000 a 600.000 il 42,6% e tra 100.000 a 350.000 il 17,2%.

Il "Boletín Oficial del Estado" ha appena pubblicato l'Ordinanza AAA/1830/2013, del 24 settembre, con la quale si estende l'Accordo dell'Associazione Interprofessionale del Suini Iberico.

Durante il 2012, la Spagna ha esportato 1.029.067 ton. di carni suine, pari ad un aumento del 5 % respetto al 2011.

I primi prosciutti francesi sono stati esportati in settembre per partecipare ad una promozione speciale di gastronomia francese: ora si spera di iniziare l'export in maniera consistente.

L'export spagnolo di prosciutti crudi ha incontrato in Messico un mercato con un grande potenziale di sviluppo in costante crescita.

Ricercatori della Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari di Parma e ospiti internazionali hanno presentato alcune delle più interessanti ricerche.

Gli allevamenti (42.804 strutture) si riducono dell'8,8% mentre la superficie (159.548 ettari) aumenta del 5,2%.

Durante l’Assemblea pubblica, che si è tenuta il 20 giugno scorso a Roma, Lisa Ferrarini - rieletta Presidente ASSICA, nel corso dell’Assemblea - ha lanciato le 6 priorità per l’Export alimentare.

La nota contiene disposizioni per la sorveglianza e la determinazione di L. Monocytogenes e Salmonella ssp nei prodotti a base di carni suine destinati all'export negli USA.

El Salvador e Costarica si oppongono al riconoscimento delle principali Dop italiane, incluso il Prosciutto di Parma.

L’area di produzione del prosciutto Crudo di Cuneo comprende le province di Cuneo e Asti e 54 comuni della zona Sud della provincia di Torino.

Il Prosciutto di Parma è il prodotto di salumeria italiano più venduto all'estero.

L'export dei prodotti derivati del suino(prosciutti, salumi, ecc..), sono cresciuti del 12% fino a raggiungere i 2.908 milioni d'euro.

La Federazione francese delle Industrie dei Salumifici (Fédération des industriels charcutiers - FICT) si è mostrata contraria all'indicazione obbligatoria dell'origine della carne suina utilizzata.

Secondo le prime stime, nel 2012 aumenta il grado di autoapprovvigionamento italiano di cosce suine.