Pagina 29 di Articoli su sanità in Abstracts

Il PCV2b è il genotipo predominante in Croazia ed è stato associato al commercio internazionale come via di introduzione.

Dal 2002 al 2012 sono stati analizzati campioni fecali di suini diarroici con sintomatologia clinica compatibile con diarrea post-svezzamento (DPS) di età compresa tra 28 e 45 giorni .

Pare che le corde di cotone usate attualmente sono una opzione appropriata per la raccolta di campioni per la vigilanza del PRRSV.

I risultati di questo studio forniranno informazioni sugli effetti dei protocolli di controllo delle malattie che possono essere utili nella scelta di metodi di controllo ottimali per rispondere agli obiettivi di controllo ed eradicazione rapida ed efficace di alcune malattie altamente diffusive.

Una forma naturale ed attenuata di PEDv ha fornito una protezione immunologica passiva significativa durante 7 mesi a suinetti esposti al PEDv virulento.

Anche senza sintomi clinici, gli accrescimenti ed il consumo alimentare si possono ridurre a causa di una  infezione da L. intracellularis.

Le informazioni sul potenziale antigenico conservato tra ceppi di PEDv è importante per lo sviluppo di vaccini destinati a proteggere i suini da eventuali infezioni da PEDv altamente virulento.

I diversi livelli di protezione vs il M. hyopneumoniae continua ad essere un problema importante nonostante l'uso esteso della vaccinazione.

Non sono stati riscontrati ceppi mutanti di Staphylococcus aureus o Mycobacterium tuberculosis resistenti alla teixobactina.

I risultati evidenziano che, indipendentemente dalle condizionoi termiche, il trattamento con LPS influenza l'utilizzo dell'energia attraverso variazioni nelle ingestioni e le necessità di mantenimento della EM.

E' stato realizzato uno studio sui programmi nazionali di vigilanza delle influenze degli animali per valutare la capacità attuale del rilevamento dei virus dell'influenza negli animali con potenziale zoonotico.

L'utilizzo dello ZnO potenziato è efficace nei confronti di una infezione da ETEC in suinetti svezzati.

In generale, questi risultati indicano che la modificazione delle pratiche alimentari potrebbero aiutare a preparare gli animali a superare meglio una infezione da influenza.

Gli allevamenti che utilizzavano animali da mettere a contatto con le scrofette durante l'acclimatamento e gli allevamenti che avevano aumentato il numero dei suinetti svezzati/scrofa/anno, avevano meno probabilità di un risultato positivo per il M. hyopneumoniae e meno probabilità di sviluppare sintomatologia clinica della PE(Polmonite Enzootica) nei suini d'ingrasso.

Questo lavoro rappresenta il primo rapporto sulla presenza del Corynebacterium pseudotuberculosis in lesioni di linfadenite caseosa nel suino Alentejano.

Tra gli anni 2011 e 2013, la Rete Nazionale francese della Vigilanza del virus dell'influenza suina (Résavip) ha realizzato 629 visite in 476 allevamenti di suini.