Pagina 36 di Articoli su sanità in Abstracts

I risultati permettono di concludere che i dati registrati dalle mangiatoie elettroniche si possono utilizzare per la vigilanza e previsione di episodi di caudofagia(morsicatura delle code) nei suini.

Tutti i suini inoculati con il TTSuV2 furono clinicamente asintomatici, nonostante avessero sviluppato fibroclasti al miocardio, polmonite interstiziale, nefropatia membranosa glomerulare...

Il presente studio valutò la frequenza dei gruppi di rotavirus suino A, B, C in allevamenti suinicoli con diarrea.

Sono stati analizzati 143 allevamenti di suini all'ingrasso con il fine di identificare i fattori non infettivi associati alla presenza di polmoniti e pleuriti in suini alla fine dell'ingrasso.

Nell'anno 2004 si introdusse in Danimarca la selezione per i suinetti vivi al giorno 5 di vita (LS5) con il fine di aumentare il numero dei suinetti svezzati e ridurre la mortalità dei suinetti Landrace e Yorkshire.

Differenti specie di uccelli acquatici dovrebbero essere considerate come una fonte potenziale di B. hampsonii per i suini.

L'inoculazione di differenti ceppi del PRRSV dà luogo a distinti risultati virologici ed immunologici e a distinti gradi di protezione omologa ed eterologa.

Ricercatori del CReSA (Spagna) hanno avuto come obiettivo determinare la dinamica dell'infezione da parte del virus dell'influenza (SIV) in un allevamento a ciclo chiuso.

E' risaputo che Mycobacterium avium causa infezioni sistemiche attraverso lesioni intestinali primarie. Tuttavia, la sua patogenesi non è ancora ben conosciuta.

Questi risultati confermano la presenza di anticorpi del VPSA in campioni di fluidi orali di suino e la possibilità di utilizzare questi campioni per la diagnosi di PSA.

Si valutò l'efficacia della vaccinazione d'emergenza nella riduzione dell'infezione indotta per contatto ed i danni patologici causati da un virus della PRRS altamente patogeno (HPPRRSV).

Le risposte cellulari immuno adattive di origine materna giocano un ruolo fondamentale nella protezione dei suinetti appena nati "sfidati" successivamente con il PCV2 a 3 settimane di vita.

La concentrazione di C. perfringens tipo A positivo per cpb2 nel contenuto intestinale non è un metodo efficace per la diagnosi di enterite da C. perfringens tipo A nei suinetti.

I risultati di questro studio pongono in evidenza il potenziale ruolo dello status immunitario della scrofa nella comparsa della PMWS.

L'aumento della prevalenza della sindrome dell'edema del mesocolon è dovuto ad una maggior presenza di C. perfringens.

I risultati ottenuti suggeriscono che l' E. coli non è responsabile della NNPD.