Pagina 39 di Articoli su sanità in Abstracts

Il modello pone in rilievo l'importanza dei costi dei casi subclinici, in generale sottostimati.

Per evitare che le scrofe eliminino uova di A. suum nel reparto sale parto, il trattamento deve essere fatto almeno 14gg prima del loro trasferimento in questo reparto.

Le concentrazioni salivari di APP(acute-phase protein), mediante l'uso di TR-IFMA, possono essere utilizzate in studi longitudinali come indicatori non invasivi e precoci sullo stato di salute.

Il risultato suggerisce che l'aceto di bambù potrebbe essere utilizzato come potenziale alternativa agli antibiotici

Durante l'ultima decade, la presenza di una nuova diarrea suina neonatale (NNPD) di origine incerta ha colpito suinetti a livello mondiale. Il presente studio espone l'evoluzione clinica delle diarree neonatali in un allevamento colpito da NNPD.

L'uso dei lieviti ha diminuito il conteggio totale dei coliformi fecali ed ha aumentato le percentuali dei subcongiunti di linfociti T periferici.

L'obiettivo di questo studio fu la valutazione dell'efficacia della somministrazione della penicillina G potassica attraverso l'acqua di bevanda a suinetti svezzati per ridurre la mortalità e la propagazione dell'infezione causata da Streptococcus suis.

Ricercatori del Centro di Eradicazione delle Malattie dei Suini dell'Università del Minnesota (St. Paul, Stati Uniti ) hanno realizzato uno studio per valutare l'effetto dei raggi ultravioletti UV (254) sulla concentrazione e vitalità del PRRSV sulle superfici e sui materiali degli allevamenti suinicoli.

Una ricerca realizzata in un allevamento suinicolo in Alberta, Canada, che subì un focolaio di pH1N1/A tra il 12 giugno e il 4 luglio 2009, diede come risultato la trasmissione del virus dall'uomo ai suini.

Tre allevamenti di suini in Inghilterra informano della presenza di suini tra 4-11 settimane di vita con gli arti posteriori aperti all'infuori, garretti retti e lieve tremore del corpo.

La cifosi è una malattia idiopatica caratterizzata da una curvatura abnorme della spina dorsale.

I suini causano solo lo 0,019% dei casi di infezioni nell'uomo e se tutte le infezioni fossero resistenti agli agenti antimicrobici, questo sarebbe il contributo alla trasmissione.

Si realizzò uno studio pilota per provare se l'installazione di filtri d'aria minimizza la trasmissione aerogena del virus della PRRS in zone ad alta densità suina.

Il VLA (Regno Unito) ha studiato la contaminazione da HEV nella filiera della carne di suino. Durante le ricerche si analizzarono campioni di feci e fegati al macello, tagli di carni lavorate nei laboratori, salsicce nei punti vendita così come tamponi sulle superfici tanto dei macelli quanto nei laboratori di lavorazione e confezionamento di prodotti feschi a base di carni crude di suino.

Questo studio mostra l'esistenza di una popolazione genotipica differente di C. coli che però ha in comune una parte "ancestrale" sia nei sistemi di produzione convenzionali che PAF.

Quaranta maschi castrati svezzati a 17 gg di vita e con un peso vivo di 6,27 ± 0,30 Kg. furono alloggiati in gruppi da 2 in box con ambiente termoneutrale (TN; 26,7°C) e alimentati con mangimi con o senza un 7% di plasma essicato spray (SDP).