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L'evoluzione dell'infezione è principalmente correlata alla carica virale nel sangue.

Anche se si ritiene che il PCV1 non è un patogeno nei suini, il virus è stato isolato in casi di tremori congeniti alla nascita e in suinetti nati morti. Il presente studio ha avuto come obiettivo esaminare la replicazione del virus e la patologia in feti suini.

Secondo alcuni risultati ottenuti in questo studio, si conclude che la MSRA si trova presente in un elevato numero di allevamenti di suini in Croazia.

I risultati indicano che i metodi sierologici disponibili sono utili per l'identificazione di allevamenti ad elevato rischio di PMWS.

Sono stati osservati cambi nei filotipi batterici dopo 14 giorni di trattamento con antibiotici, con aumento dei batteri tipo Proteus (1-11%) in suini medicati.

Secono questo modello sperimentale durato 4 anni, i filtri meccanici, antimicrobi ed elettrostatici sono ugualmente efficaci nella prevenzione della trasmissione via aerea del virus PRRS e del M. hyo.

L'obiettivo di questo studio è stato confrontare la supplementazione di ferro via orale attraverso l'alimentazione e la via parenterale tradizionale.

Il presente riassunto spiega la metodologia seguita nei progetti regionali per il controllo della PRRS(ARCE) negli Stati Uniti.

Questi risultati mostrano che l'utilizzo di THF nel mangime migliora i segni clinici di suini esposti in forma sperimentale a M. hyopneumoniae.

L'obiettivo principale di questo studio di 7 mesi di durata è stato determinare la prevalenza di patogeni suini nelle tonsille al macello.

La vaccinazione contro il PCV2 non ha avuto effetti sulle caratteristiche della carcassa per la determinazione del prezzo (spessore di grasso, profondità del lombo e percentuale di carne magra).

Durante lo studio, sono stati controllati un totale di 4.889 suini di età comprese tra 9 e 10 mesi, provenienti da 48 lotti.

Nel 2009, 405 suini sono stati testati per la presenza nelle cavità nasali di MRSA (Staphylococcus aureus resistenti a metacilline), il che rappresentava una prevalenza del 2,0% mentre nel 2010, la stessa indagine ha dimostrato la presenza del batterio in 23 di 392 suini testati, con aumento della prevalenza a 5,9%.

Questo studio ha avuto come obiettivo determinare la suscettibilità di suini dopo reinfezione con Actinobacillus pleuropneumoniae a suini precedentemente esposti all'agente patogeno e che erano stati trattati con differenti tipi di antibiotici.

Si è determinata la sensibilità dei fluidi orali nel rilevamento del virus A dell'Influenza in popolazione di suini vaccinati e non vaccinati.

L'obiettivo del presente studio è stato di valutare il potenziale delle mosche conviventi con i suini come portatrici di Lawsonia intracellularis.