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Si è dibattuto anche sulla revisione effettuata dall'Equipe Veterinaria di Emergenza per Romania ed Ungheria, a causa della loro vicinanza con paesi non comunitari che possono rappresentare un rischio specifico di PSA come sono l'Ucraina e Moldavia, così come per l'Estonia, in seguito agli eventi di questa estate.

I nuovi casi di PSA hanno portato ad un incremento del livello di rischio ed a variazioni nelle varie parti dell'annesso della Decisione 2014/709/UE ed alla creazione di nuove zone di protezione e sorveglianza intermedie.

Due degli allevamenti infetti hanno oltre 6.000 capi di suini.

Recentemente sono aumentati significativamente i casi di peste suina africana (PSA) in Polonia, Ucraina e Russia. L'entità della progressione si può vedere chiaramente attraverso le mappe che comparano i focolai dichiarati nel 2016, rispetto ai 2 anni precedenti.

Peste suina africana è stato trovata in suini di una fattoria situata nel comune di Forest Podlaska.

La Giunta ha fatto sapere che scaduti i 60 giorni, non saranno più tollerati né il pascolo brado né la detenzione illegale di suini, qualora gli irregolari dovessero persistere in questa condizione, non solo non accederanno ai finanziamenti previsti per il benessere animale dei suini, ma perderanno anche quelli per gli ovini...

I suini abbattuti dal 30 novembre 2015 per mancata di registrazione all'anagrafe sono 450, 12.734 i cinghiali prelevati durante il periodo di caccia consentito con 245 i capi risultati positivi e solo 13 quelli malati...

L'Istituto Zooprofilatico della Sardegna ha confermano l’alto rischio di pericolosità del territorio di Desulo in materia di presenza e diffusione del virus della Peste suina africana.

L'ultimo focolaio in suini domestici in Polonia risale alla conferma del caso del 31 gennaio 2015.

Il Ministero dell'Agricoltura dell'Ucraina e l'OIE hanno confermato la presenza di PSA in un allevamento di 700 capi situato in Dovzhok.

Tre i blocchi stradali attuati dalla Questura di Nuoro e dai vicini Commissariati di Polizia, uno in località Tascusì, l’altro in località Gudditgorgiu e l’ultimo in località Ghili Ghili per isolare l’allevamento e consentire il regolare svolgimento delle operazioni sanitarie.

Questo farà sì che verranno eliminate alcune delle attuali restrizioni all'importazione di ruminanti, suini da riproduzione e prodotti derivati provenienti da Malta.

Presentiamo un riassunto dei casi di Peste Suina Africana confermati dall'OIE nel continente europeo durante i primi 4 mesi del 2016.

Il 90° caso è un cinghiale rinvenuto a ad una distanza di circa 14 km dal confine polacco-bielorusso.

I cinghiali sono stati rinvenuti tra i 2 e 10 km dal confine con la Bielorussia.