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Il rischio che la peste suina africana sia endemica in Georgia, Armenia e nella Federazione Russa è aumentato da moderato ad alto dal 2010.

A partire dal 7 aprile la Russia impone restrizioni temporanee all'import di prodotti lavorati derivanti da carni suine lavorate in impianti della Lituania e Polonia.

Il periodo di applicazione delle misure previste dalla Decisione tiene conto dell'epidemiologia della peste suina africana e delle condizioni atte a ripristinare lo status di "indenne da peste suina africana", conformemente al codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale della sanità animale, e pertanto tale periodo dovrebbe durare almeno fino al 31 dicembre 2017.

Le misure zoosanitarie revisionate identificano 3 livelli di rischio per la PSA e ridefiniscono le aree infette dove sono stati identificati rischi per la PSA.

I prodotti a base di carni suine dovrebbero provenire da suini nati, allevati, macellati e lavorati in paesi indenni da peste suina africana (PSA) e non adiacenti a paesi dove è stata confermata la malattia.

Non ci sono evidenze nella letteratura scientifica che dimostri che le popolazioni di cinghiali possano ridursi drasticamente mediante la caccia o cattura.

Lo scorso mese di gennaio si rilevò la presenza della PSA nell'Unione Europea, dopo anni di status di indenne dalla malattia ( eccetto il caso della Sardegna dove la malattia è endemica).

Il Commissario ha deciso di introdurre compensazioni per gli allevatori di suini all'interno delle aree infette soggette a restrizioni.

La Commissione ha pubblicato la Decisione 2014/134/UE dove si specificano nuovamente i territori infetti della Polonia e sarà in vigore fino al prossimo 30 di aprile.

La recinzione sarà costruita nel territorio dove sono stati identificati i focolai di PSA - Irkutsk, Varėnos e boschi di Gediminas e Kalesnikas.

Durante la visita, gli esperti hanno visitato la frontiera con la Repubblica di Bielorrusia ed hanno valutato il livello di biosicurezza.

Durante le conversazioni, gli esperti europei hanno suggerito un piano di regionalizzazione del territorio della UE, che si limiterebbe a 6 regioni lituane e varie provincie polacche situate in frontiera con la Repubblica di Bielorrusia.

E' essenziale l'applicazione rigorosa della proibizione nella UE dell'uso dei residui dell'alimentazione umana nell'alimentazione suina.

Le Autorità cinesi hanno presentato al Rosselkhoznadzor una richiesta di ispezioni agli stabilimenti di produzione e lavorazione carni suine.

Prossimamente gruppi congiunti di specialisti di entrambi i paesi comincieranno il campionamento dei cinghiali nelle zone di Gomel e Mogilyov.

Due ordinanze in merito sono state emanate dall'USAV.