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Il 4,4% degli agricoltori hanno abbandonato la zootecnia durante l'anno passato.

L'aumento dei prezzi dei suini ha portato ad una riduzione della reddività delle macellazioni: -2,6%.

A partire dal 1 gennaio 2015, l'inventario suino totale del paese ha raggiunto i 12,00 milioni di capi, +1,68% rispetto al 2014.

Il patriminio suinicolo statunitense al 1° di giugno 2015 ammonta a 66.900.000 di capi, il che significa un aumento del 9% rispetto al 1° giugno 2014.

Nel 2014 il N° di allevamenti suinicoli censiti è stato di 3.626, 1.442 allevamenti in meno rispetto al 2010 e 235 in meno rispetto al 2013.

L'aumento è stato osservato in tutti i gruppi di età, eccetto nei riproduttori che sono calati di 39.000 scrofe (-3,9%).

Il censimento del mese di aprile ha mostrato pochi cambiamenti nei numeri di suini totali in Danimarca, nonostante un leggero aumento dei riproduttori.

In particolare, la produzione suina è aumentata del 3,77%, con un significativo aumento del numero di capi macellati.

In aprile la redditività dell’allevamento in Italia migliora.

Nel 2014 le importazioni di cosce suine fresche e congelate, incluse quelle importate con le carcasse/mezzene, sono aumentate dell’8,5%.

I prodotti a base di carne sono stati i prodotti alimentari per i quali c'è stato un maggiore scambio di informazioni nell'ambito del network.

Nonostante il calo della produttività i volumi del raccolto della soia si prevedono da record, con 4,2 mln di tonnellate, +9% rispetto al 2014.

Nel 2014 si è verificato, secondo i dati ANAS e ASSICA, un calo delle macellazioni tra 1 e 2%.

Per quanto riguarda la stagionatura, l'unico tipo di produzione a registrare un aumento della redditività è stato il Prosciutto di Parma Dop "leggero"¨ (+1,4%).

Con aspettative di basso prezzo e di ritorno economico nel 2015, i produttori di mais americani intendono coltivare 89.2 milioni di acri nel 2015.

Lo stato dell'Iowa è quello con il maggior numero di capi, seguito dal Nord Carolina e Minnesota.