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Alla fine del 2012 la produzione suinicola in Russia è aumentata del 14,2% in termini quantitativi.

I dati dei paesi europei UE 27 per il 2013 indicano un autoapprovvigionamento del 110,6% per l'anno 2013 e nella UE-28 per le previsioni 2014 un autoapprovvigionamento del 109,9%.

Gli stabilimenti che hanno macellato oltre 600.000 capi rappresentano il 32,4% del mercato, quelli tra 350.000 a 600.000 il 42,6% e tra 100.000 a 350.000 il 17,2%.

Durante la prima metà di quest'anno la produzione è aumentata del 2,4%.

I suini provenienti da questi allevamenti sono stati 8.307.133 nell'anno 2012.

Il numero degli allevamenti di suini negli USA è diminuito di oltre il 70% nel periodo 1991-2009.

Secondo i dati pubblicati il patrimonio suinicolo si attesta a 24,59 milioni di capi, il che rappresenta una discesa rispetto a novembre 2012.

I dati Eurostat elaborati dall'ANAS indica per l'UE27 un calo della produzione suina del 4,3% per il 4° trimestre 2013, con un lieve rialzo per il primo trimestre 2014 (+0,2%) ma con successivi cali nel secondo trimestre.

Alla data del 1° luglio di quest'anno, erano presenti 7.100 allevamenti di suini in Canada, un -1,4% rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

L'analisi comparativa tra l'import di suini vivi nel primo semestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 mostra un calo sulle quantità.

Sono 4 i mesi consecutivi di calo dei prezzi degli alimenti a livello globale, raggiungendo il più basso livello da luglio 2012; questo è quanto pubblicato ieri dalla FAO

Sono state 2.886 tonnellate (in suini vivi) quelle arrivate dai Paesi Bassi.

Si stima un aumento del 4% dell'area coltivata rispetto alla annata precedente, che aveva già avuto un aumento di oltre il 10%.

El Salvador e Costarica si oppongono al riconoscimento delle principali Dop italiane, incluso il Prosciutto di Parma.

Il rapporto ISMEA dei consumi alimentari registra ancora la rilevante flessione dei consumi del periodo gennaio - maggio 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012.

Il tutto è dovuto ad uno squilibrio tra domanda ed offerta: è possibile che il Brasile debba importare soia nel mese di settembre, nonostante l'abbondante produzione nazionale.