Pagina 16 di Articoli su suinetto in Abstracts

Nell'anno 2004 si introdusse in Danimarca la selezione per i suinetti vivi al giorno 5 di vita (LS5) con il fine di aumentare il numero dei suinetti svezzati e ridurre la mortalità dei suinetti Landrace e Yorkshire.

Sono state confrontate la gabbia parto individuale (SH) con un sistema di parto con 6 gabbie individuali (GH) in un box comune.

L'obiettivo di questo studio fu valutare l'impatto della dimensione e peso della placenta e lo stato del cordone ombelicale con le caratteristiche dei suinetti.

L'uniformità della figliata è compromessa dalla perdita grave di condizione corporale della scrofa durante la lattazione e migliora nelle scrofe con un maggior ISCF(intervallo svezzamento calore fertile).

Lo svezzamento frazionato ha dato luogo ad un maggior numero di scrofe che ovulano in risposta ad una iniezione di gonadotropine.

La mortalità a 24 h di vita ed il peso alla nascita erano i principali fattori correlati con la mortalità dei suinetti prima dello svezzamento.

La somministrazione di antiossidanti durante l'intervallo svezzamento-calore ha ridotto significativamente la percentuale di suinetti immaturi e le variazioni del peso alla nascita all'interno della figliata.

Un livello del 10% di colza nella dieta di scrofe iperprolifiche gestanti e lattanti durante tre parti consecutivi non influenzò negativamente la longevità della scrofa nè le performances delle scrofe stesse e dei loro suinetti.

I risultati non mostrarono alcuna correlazione tra la presenza di patogeni e l'AMG tanto a 3 settimane come a 22 settimane post-svezzamento.

L'uso del protossido d'azoto come agente per l'anestesia/eutanasia può diventare una soluzione a costi accessibili, praticabile e più umana rispetto ad altre alternative.

Ricercatori dell'Università di Waggeningen (Olanda) hanno studiato gli effetti sull'uniformità al parto e sulla utilizzazione di diete stimolanti l'insulina durante il periodo di pre-copertura sul peso alla nascita, l'uniformità e la mortalità pre-svezzamento dei suinetti in figliate numerose di allevamenti con produzione biologica.

Questo studio ha testato in modo sperimentale, se solo l'elemento acustico della poppata, in assenza di altre scrofe potrebbe essere sufficiente per avere una elevata sincronizzazione degli allattamenti.

Sono stati studiati l'impatto clinico e la dimanica d'infezione del virus influenzale (SIV) in allevamenti danesi.

Secondo il presente studio, l'aumento nel consumo di mangime a metà della gravidanza ha un effetto positivo sullo spessore del grasso dorsale delle scrofe e sul peso dei suinetti alla nascita.

Il modello pone in rilievo l'importanza dei costi dei casi subclinici, in generale sottostimati.

Il risultato suggerisce che l'aceto di bambù potrebbe essere utilizzato come potenziale alternativa agli antibiotici