Pagina 14 di Articoli su svezzamento

L'obiettivo di questo studio è quello di indagare se la gerarchia dei suinetti nel post svezzamento, stabilita dopo circa 3 giorni dallo svezzamento, è influenzata dalla figliata di origine.

L'obiettivo fu determinare gli scambi correlati con l'età nella colonizzazione nasale da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) nei suini.

L'obiettivo fu determinare gli effetti dell'alloggiamento di suini a basse temperature sull'Indice di Conversione e la composizione della carcassa così come la reversibilità.

Alcuni dei parametri sanguigni misurati alla nascita e 24 ore dopo e l'incremento di peso il primo giorno di vita,sono altamente associati con la sopravvivenza allo svezzamento.

La somministrazione di latte durante i primi 6 giorni dopo lo svezzamento aumenta l'assunzione di energia e l'aumento di peso dei suinetti durante la prima settimana post-svezzamento, ma non riduce il numero di suinetti con segnali clinici da Streptococcus suis.

Per poter studiare il comportamento aggressivo dei suini dopo il mescolamento , a livello di campo, i suini sono stati osservati a 48 ore dopo lo svezzamento e a 40 giorni dopo.

Sono stati studiati possibili fattori di influenza sulla mortalità di suinetti svezzati morti durante il trasporto tra due allevamenti. Per questa indagine, sono state utilizzate informazioni relative a 58.682 suinetti e 109 viaggi realizzati in vari paesi della UE.

Questo riassunto descrive una ricerca diagnostica in un allevamento colpito dalla sindrome del mancato accrescimento post svezzamento (PFTS: Pre Weaning Failure to Thrive Syndrome) con particolare attenzione nell'identificazioni degli agenti eziologici.

Questo studio intende quantificare lo sviluppo del cannibalismo verso la coda a livello di box e a livello del singolo animale, prima e dopo i primi danni visibili alla coda.

L'acidificazione dell'acqua da bere come miglioratore della mortalità e delle performances durante le prime settimane in fase di svezzamento. Sono stati condotti diversi trattamenti con acidi diversi.

Il presente studio ha valutato l'efficacia dell'inoculazione di siero infetto come induttore dell'immunità in scrofette per il virus della PRRS seguita da esposizione alla fine della gestazione con virus "omologo".