Pagina 3 di Articoli su zoonosi in Abstracts

Quasi tutti i soggetti analizzati erano sieropositivi per gli anticorpi contro il virus dell'epatite E (55/60, 91,7%).

S Derby è stata isolata lungo tutta la piramide produttiva, il che suggerisce che questo sierotipo si può trasmettere attraverso gli spostamenti dei suini.

Lo studio della prevalenza della carne suina venduta al dettaglio contaminata dallo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) in 4 provincie del Canada ha dato come risultato la presenza di MRSA in 31/402 (7,7%) dei campioni.

Il presente studio ha determinato la presenza , le popolazioni, i sierotipi e la sensibilità agli antibiotici della Salmonella presente nei liquami provenienti da allevamenti di suini.

I risultati hanno rilevato che gli allevamenti di dimensioni medie e grandi situati in zone con alta densità di suini detengono le misure di biosicurezza più complete ed efficaci. Gli allevatori ebbero punteggi sui livelli di biosicurezza nel proprio allevamento superiori a quelli dei veterinari che lavoravano negli stessi allevamenti.

E' risaputo che Mycobacterium avium causa infezioni sistemiche attraverso lesioni intestinali primarie. Tuttavia, la sua patogenesi non è ancora ben conosciuta.

In generale si crede che le misure di biosicurezza nella produzione suina migliorino lo stato funzionale e la salute dei suini, però esistono pochi dati quantitativi disponibili per appoggiare questa ipotesi.

I dati di caratterizzazione molecolare confermano i risultati di analisi precedenti che indicano che la commercializzazione di suini colonizzati da MRSA CC398 è il veicolo per la trasmissione.

Una ricerca realizzata in un allevamento suinicolo in Alberta, Canada, che subì un focolaio di pH1N1/A tra il 12 giugno e il 4 luglio 2009, diede come risultato la trasmissione del virus dall'uomo ai suini.

Il VLA (Regno Unito) ha studiato la contaminazione da HEV nella filiera della carne di suino. Durante le ricerche si analizzarono campioni di feci e fegati al macello, tagli di carni lavorate nei laboratori, salsicce nei punti vendita così come tamponi sulle superfici tanto dei macelli quanto nei laboratori di lavorazione e confezionamento di prodotti feschi a base di carni crude di suino.

Lo studio ha esplorato le caratteristiche dello Staphylococcus aureus (S. aureus) nei suini e negli addetti alle porcilaie di 35 allevamenti americani nel Connecticut.

L'obiettivo fu determinare gli scambi correlati con l'età nella colonizzazione nasale da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) nei suini.

Tra il 2000 e 2011 sono stati raccolti ed analizzati campioni di sangue di cinghiali con l'obiettivo di determinare possibili cambi nel tempo per la prevalenza di anticorpi per alcune malattie tipo: PCV2, PRRSV, HEV e Erysipelothrix rhusiopathiae.

Nel 2009, 405 suini sono stati testati per la presenza nelle cavità nasali di MRSA (Staphylococcus aureus resistenti a metacilline), il che rappresentava una prevalenza del 2,0% mentre nel 2010, la stessa indagine ha dimostrato la presenza del batterio in 23 di 392 suini testati, con aumento della prevalenza a 5,9%.