Secondo il rapporto FranceAgriMer "Mercati lattei, delle carni e avicoli, bilancio 2022, prospettive per il 2023", i dati del censimento agricolo 2020 mostrano una diminuzione del 28% del numero di aziende agricole di medie e grandi dimensioni in dieci anni, legate in particolare al pensionamento degli agricoltori che non sono stati sostituiti. L'impatto del conflitto in Ucraina, che ha aumentato i già elevati costi di produzione (mangimi, energia, ecc.), ha avuto un impatto negativo anche sulle aziende agricole meno produttive.
Il settore suinicolo francese ha perso 24.000 scrofe, ovvero il 2,5% del proprio patrimonio riproduttivo, che attualmente si avvicina ai 900.000 capi. Si tratta di un trend di lungo periodo che continua (-200.000 scrofe dal 2012, cioè -18%). Il numero totale di suini, rispetto al 2021, ha registrato un calo simile (-326.000 capi, cioè -2,5%).
Dal 2012, la macellazione in Francia è diminuita del 5,3%, vale a dire una perdita di 1,3 milioni di suini tra il 2012 (24,1 milioni di capi) e il 2022 (22,8 milioni di capi).
I pesi delle carcasse, ancora in leggero aumento nel 2021 (fino a 94,6 kg), sono diminuiti nel 2022 (93,7 kg). Questa situazione, che rompe con un'evoluzione quasi continua da più di 10 anni, testimonia un mercato teso a causa di un'offerta in calo, ma anche per un effetto della siccità che ha colpito la crescita dei suini durante l'estate. Di conseguenza, rispetto al 2021, le macellazioni sono diminuite più in volume (-2,3%) che in capi (-1,4%).
Con un calo della produzione di carni suine a 2,2 milioni di tonnellate equivalenti carcassa (tec) nel 2022, la Francia rimane, tuttavia, il 3° produttore europeo, dietro a Spagna (5,2 milioni di tec, +0,2%) e Germania (4,6 milioni di tec, -8,3 %).
Febbraio 2023/ Les marchés des produits laitiers, carnés et avicoles, Bilan 2022, Perspectives 2023/ FranceAgriMer.
https://www.franceagrimer.fr/