Dall’inizio dello scorso mese di settembre, infatti, le Autorità americane hanno disposto il controllo sistematico (100% reinspection) con il contestuale prelievo di campioni per analisi microbiologiche di tutte le partite di prodotti di salumeria provenienti dall’Italia. Come conseguenza le partite di prodotti stazionano anche per diverse settimane presso i magazzini della dogana prima di essere campionate e analizzate. Le spese di deposito sono ingentissime e calcolate su base giornaliera: gli attuali tempi di attesa comportano per ogni container di prodotto esportato maggiorazioni di spesa di diverse migliaia di dollari, rendendo di fatto antieconomico ogni invio di salumi e prosciutti negli USA.
Negli ultimi mesi, assistiamo ad un inasprirsi delle barriere tecniche che, facendo forza sulla differente normativa in ambito sanitario, da un lato stanno accrescendo in maniera esponenziale i costi di esportazione, dall’altro stanno impedendo che le aperture formali degli ultimi mesi si traducano in esportazioni reali.
Venerdì 8 novembre 2013/ Italia. http://www.assica.it