Si è svolto a Roma l'European Biotech Week. L'Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e Sviluppo Economico) prevede che nel 2030, il bioetech varrà il 2,7% del Pil e l'80% della produzione di medicinali.
L'Ocse prevede che, nel 2030, le biotecnologie avranno un peso rilevante nella produzione dell'80% dei prodotti farmaceutici, del 35% dei prodotti chimici e industriali e del 50% dei prodotti agricoli, per un valore diretto stimato del 2,7% del Pil globale.
Le biotecnologie rappresentano un insieme di tecnologie che trovano applicazione in svariati settori industriali, permeando gia' oggi la vita di tutti noi: si spazia dalla salute (farmaci, vaccini, strumenti diagnostici) al benessere (cosmetici e filler), dalla medicina veterinaria (farmaci, strumenti diagnostici) alla zootecnia (mangimi), dall'agricoltura (varieta' geneticamente migliorate anche non Ogm, diagnostica molecolare degli alimenti per il controllo della qualita') all'alimentazione (amidi, farine, alimenti con caratteristiche nutritive migliorate, functional food), dall'ambiente (prodotti per il biorisanamento e la biodiagnostica ambientale) ai processi industriali (biosensori, fermentazioni per il trattamento di biomasse, impiego di enzimi biotech nei detersivi, nello sbiancamento della carta e nella fissazione del colore dei tessuti, prodotti per il trattamento delle pelli), dai biomateriali (bioplastiche) alle bioenergie (biodiesel) fino al restauro (prodotti per la protezione e il trattamento rigenerativo di manufatti artistici).
Le aziende biotech dedicate al farmaco sono in Italia 175.
Lunedì, 14 ottobre 2013/Italia.http://www.anmvioggi.it