Nel 2023, 14 Stati membri sono stati colpiti dalla malattia, secondo l’EFSA i casi di PSA nei suini domestici negli Stati membri dell’UE si sono moltiplicati per cinque.
Secondo il rapporto dell’EFSA, nel caso dei suini domestici, nel 2023 si è registrato il maggior numero di focolai di peste suina africana (PSA) dal 2014. Croazia e Romania, con rispettivamente 1.124 e 740 focolai, hanno segnalato il 96% del totale dei casi.
Se oltre agli Stati membri aggiungiamo i dati della Bosnia-Erzegovina, con 1.508 casi nei suini domestici, e della Serbia con 991, così e come già abbiamo informato nel mese di gennaio successivo al rapporto ADIS, i dati sono saliti ancora di più.
Il numero di focolai tra cinghiali nel 2023 è aumentato del 10% rispetto all’anno precedente. Il virus è stato introdotto per la prima volta in Svezia e Croazia e si è diffuso in nuove aree d’Italia. È riapparso anche in Grecia dopo una pausa di due anni. Germania, Ungheria e Slovacchia hanno visto migliorare la situazione epidemiologica nei loro paesi, con una diminuzione del numero di focolai tra i cinghiali.
Per individuare epidemie di PSA, gli esperti dell’EFSA raccomandano di dare priorità alla sorveglianza passiva, che comprende la ricerca e l’analisi delle carcasse di cinghiali, rispetto alla sorveglianza attiva, che prevede l’analisi dei cinghiali cacciati.
Nell’ottobre 2024 l’EFSA pubblicherà un parere scientifico che esaminerà i fattori di rischio per l’emergenza, la diffusione e la persistenza del virus della PSA nelle popolazioni di cinghiali e nei suini domestici...
Venerdì 17 maggio 2024/ Redazione 333 a partire da EFSA e ADIS.