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Il calo delle esportazioni e la sospensione degli aiuti d'urgenza del governo brasiliano per alleviare la crisi generata dalla pandemia COVID-19 stanno avendo un impatto negativo sul mercato dei suini. All'inizio dell'anno, con la minore domanda, i prezzi del suino sono scesi del 20% mentre i costi continuano a salire. A gennaio, il costo medio del suino vivo è rimasto a 6,77 R $ al chilo, mentre il prezzo di vendita era di 6,00 R $. Il mercato dovrebbe essere più favorevole a partire dal secondo trimestre, quando la Cina riprenderà ad acquistare con più forza.
Secondo il Segretariato Federale del Commercio Estero (Camex), in Brasile le esportazioni di carne suina fresca, congelata o refrigerata nei 22 giorni lavorativi di gennaio hanno raggiunto le 55.790 tonnellate, contro le 72.200 tonnellate registrate nei 22 giorni lavorativi di dicembre. I dati regionali non sono ancora stati resi noti, ma secondo Alvimar Jalles, consulente di mercato dell'Associazione dei produttori di suini dello Stato del Minas Gerais (Asemg), la tendenza si sta dirigendo anche verso spedizioni più piccole.
Costi
Il calo dei prezzi al chilo del suino vivo mette in allerta l'industria suinicola del Minas Gerais e la gestione dell'attività diventa sempre più essenziale per superare la crisi. Con un chilo stimato in media di $ 6,00, il produttore accumula una perdita di $ 0,77 per chilo di animale vivo, poiché, secondo i dati dell'Associazione brasiliana degli allevatori di suini (ABCS), il costo medio di produzione è di $ 6,77.
I costi dovrebbero diminuire nei prossimi mesi, quando inizierà la raccolta del grano, aumentando l'offerta di mais e soia nel mercato generale.
Per comprendere meglio le variazioni di prezzo nei diversi mercati brasiliani e mondiali, vai alla Sezione dei prezzi di 3tre3.
Giovedì 4 febbraio 2021/ ABRA/ Brasile.
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