La coltivazione della soia nella regione del Cerrado brasiliano è ora responsabile per oltre il 63% della produzione nazionale.
Per la prima volta nella storia, il Brasile ha buone probabilità di diventare il primo produttore mondiale di soia, superando gli Stati Uniti. Queste sono le stime di Conab (Companhia Nacional de Abastecimento), pubblicate a gennaio 2013. Secondo lo studio di Conab, la coltivazione della soia è aumentata del 9,2% rispetto a quella dell'annata 2011/2012, con la possibilità di un aumento del 24,5% della produzione di semi, il che corrisponde a 82,68 milioni di ton..
Di questa produzione record, oltre 52 milioni di ton, arrivano dalle zone del Cerrado, localizzato negli stati di Mato Grosso, Goiás, Mato Grosso do Sul, Bahia, Minas Gerais, Maranhão, Tocantins, Piauí, Rondônia, Pará e Distrito Federal. Quaranta anni fa, non era possibile coltivare la soia in questi suoli, ma ora è possibile grazie alla selezione genetica di varianti adatte al clima e suolo del cerrado. Oggi sono disponibili oltre 50 varietà di soia adattate alla regione.
La ricerca delle varietà ha impiegato oltre 10 anni ed è stata frutto di lavoro dell'Embrapa (Empresa Brasileira de Pesquisa Agropecuaria).
Mercoledì, 30 gennaio 2013/Brasile.http://www.embrapa.com.br