Il 2011 è stato il quinto anno consecutivo con margini negativi per il produttore medio del settore nella UE. Questo fatto ha portato ad una riduzione del patrimonio suinicolo europeo. Dopo una riduzione del 5% nei mesi di maggio/giugno, Rabobank spera che il numero delle scrofe sia calato del 9% a dicembre. Come risultato, la produzione dovrebbe scendere di un 3,6%. Questo calcolo è fatto tenendo in considerazione che gli allevamenti che chiudono sono quelli meno produttivi.
Il rapporto di Rabobank crede in un riequilibrio del mercato del settore suino nella UE. La riduzione dei suini, assieme a buone previsioni dei prezzi delle materie prime per l'alimentazione permette un certo recupero dei margini. Senza dubbio, questo possibile recupero dipenderà dall'evoluzione del consumo interno e dei mercati di esportazione.
La crisi economica colpisce negativamente il consumo di carne suina, sostituita da carni di minor valore. Per esempio, in Spagna, mentre il consumo di carni elaborate si è mantenuto stabile, il consumo di carne suina fresca ha avuto un calo del 9,1 % tra gennaio e giugno. In Francia e Germania, uguale: riduzione del consumo del 3 e 1% rispettivamente tra gennaio e settembre.
Le esportazioni europee sono aumentate del 23% tra gennaio ed agosto 2011. Le principali cause di questo aumento sono dovute a malattie in Cina e Corea del Sud, assieme alle limitazioni russe all'importazione di carne suina dal Brasile, e quindi si spera che nel 2012 le esportazioni europee siano inferiore ( minore produzione, recupero della produzione in Cina e Corea del Sud , Russia), oltre all'apertura della Cina e Giappone all'importazione dal Brasile. Rabobank prevede la ricomparsa di malattie come Afta e PRRS in Cina, il che potrebbe ammortizzare la riduzione dell' export dall'Europa. Inoltre, la lenta diffusione di Peste Suina Africana in Russia può giocare un ruolo.
Senza dubbio, si prevede un amaro 2012 per macelli ed industria della carne dovuto alla riduzione del patrimonio.
All'interno della UE, il nordovest europeo rafforzerà la propria posizione come produttore di suini nei prossimi anni, favorito dalla crisi che colpisce più duramente il centro e sud dell'Europa e gli investimenti per il 2013. Il patrimonio suinicolo europeo ha avuto maggior riduzione in Reppubblica Ceca (-15,4 %), Polonia (-12,8 %), Italia (-7,6 %) e Spagna (-7,3 %).
Dicembre 2011, Rabobank Industry Note #294. http://www.pressroomrabobank.com