Questa sezione del web della UE informerá sulle misure adottate come conseguenza dell'imbargo russo. Si pubblicheranno anche dati del commercio con la Russia e prossimamente si implementerà con risposte alle domande più frequenti.
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La carne di suino esportata in Russia dalla UE nel 2013, che ora è stata proibita, rappresentava 969 M€ (i paesi membri più colpiti sono DE 239,7; DK 199,4 e PL 99,1). Nel 2013 la EU esportó 747.233 Tm di prodotti a base di carni suine in Russia (24,1 % della propria produzione) e nel 2014 si è ridotto a 53.983 Tm, il 4.0% (da gennaio a giugno), il che rappresenta una riduzione del - 85%.
Tabella1: Commercio della EU28 tra il 2009-2013 con la Federazione Russa
Exportazioni dalla EU-28 (1000 €) | |||||||
2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | media 2011-13 |
% sulla produzione agrícola (2013) | |
Carne suina (fresca, refrigerata o congelata), non elaborata | 464.857 | 610.764 | 774.465 | 774.244 | 968.574 | 839.094 | 8,2% |
Figura 1: Esportazioni dalla EU di carni suine ed insaccati (3.099.894 Tm) nel 2013
Con l'embargo attuale, il panorama globale dei paesi esportatori di carni suine verso la Russia va a cambiare di molto. Alcuni dei principali paesi produttori di carni suine che ora avranno accesso esclusivo in Russia, sono il Brasile ed il Cile. Nel 2013 le esportazioni brasiliane verso la Russia rappresentavano il 26 % delle proprie esportazioni totali e quelle del Cile il 14 % delle esportazioni cilene di carni suine.
Figura 2: Origine della carne suina in Russia (2013)
Agosto, 2014/ EC/ Unione Europea. http://ec.europa.eu/