Di seguito presentiamo i dati aggiornati al 2023 sull'evoluzione della peste suina africana nei diversi paesi europei che hanno confermato la presenza della malattia sia nei suini domestici che nei cinghiali sin dalla prima segnalazione nel 2014 (fig. 1 e 3) nonché il totale dei focolai annuali (fig. 2 e 4).
Per quanto riguarda il 2023, la malattia è ricomparsa nella Repubblica Ceca e in Grecia e la presenza della malattia è stata confermata per la prima volta in Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo e a settembre in Svezia.
Suini domestici
Per quanto riguarda la malattia nei suini domestici nel 2023, evidenziamo la Serbia, che ha confermato la presenza della malattia per la prima volta nel 2019 e che è passata da 33 focolai nel 2021 e 107 nel 2022 a 991 nel 2023 (un aumento di oltre l'800%).
La Romania ha raddoppiato i casi nel 2023, dopo una spettacolare diminuzione nel 2022, passando da oltre 1.600 focolai a 329, nel 2023 ha confermato 740 focolai. I casi sono ampiamente distribuiti in tutto il paese.
Estonia, paese che ha confermato i primi casi nel 2015 e che tra il 2018 e il 2020 non ha avuto più casi, ha confermato la ricomparsa con un focolaio nel 2021, nessuno nel 2022 e 2 focolai nel 2023, uno dei quali in un allevamento con 9.282 animali sensibili nella regione di Polva.
Polonia, che era riuscita a ridurre il numero di focolai nel 2022 da 124 nel 2021 a soli 14 nel 2022, l’anno scorso ha confermato 30 focolai.
Slovacchia, lo scorso anno non si sono verificati focolai della malattia negli animali domestici..
La Grecia: confermati 6 focolai dopo due anni senza presenza della malattia nei suini domestici.
Menzione speciale a Croazia e Bosnia-Erzegovina, che hanno denunciato la malattia per la prima volta lo scorso anno. Nel caso della Croazia, ha rilevato la presenza della malattia per la prima volta nel paese nel giugno 2023 con la conferma di 2 focolai nei suini domestici nella regione di Drenovci e da allora sono stati segnalati un totale di 1.124 focolai, la stragrande maggioranza negli allevamenti commerciali. In Bosnia-Erzegovina la presenza della malattia è stata rilevata per la prima volta anche nel giugno 2023 con la conferma di un focolaio nei suini domestici nella regione di Bijeljina e da allora sono stati segnalati 1.508 focolai, tutti localizzati nel nord del Paese, vicino al i confini con la Croazia e la Serbia.
Fig. 1 Evoluzione dei focolai di PSA nei suini domestici in diversi paesi europei (2014-2023). Fonte: 333 su dati ADIS. Ricorda che questi grafici sono interattivi e ti consentono di visualizzare il numero di focolai (Score) o la classifica (Ranks) per un paese o un anno specifico.
Se osserviamo i valori totali, nel 2023 questi sono saliti alle stelle, anche se in gran parte a causa della comparsa della malattia in Bosnia-Erzegovina e Croazia, anche Romania e Serbia hanno contribuito a questo aumento di oltre il 700% rispetto all’anno precedente, passando da 537 focolai totali nel 2022 a 4.513 nel 2023.
Cinghiali
Il 27 giugno 2017 è stata confermata per la prima volta la presenza della PSA nella Repubblica Ceca e dopo 3 anni senza alcun caso e un solo caso nel 2022, lo scorso anno 2023 il Paese ha confermato 56 focolai di cinghiali, tutti nella stessa regione, vicino ai confini con Germania e Polonia.
In Italia la PSA è considerata endemica in Sardegna e non era mai apparsa prima nell’Italia continentale fino al gennaio 2022, quando è stata confermata in un cinghiale trovato morto in Piemonte. Poi c’è stato un salto significativo con la conferma della malattia nei cinghiali nell’area metropolitana della città di Roma nel giugno 2022, a circa 400 km dalla zona colpita nel nord-ovest del Paese. Già nel 2023 si è verificato un nuovo salto geografico, questa volta di 800 km, apparso in Calabria, per poi confermarsi in Campania e Calabria. Nel corso dello scorso anno sono stati confermati 1.047 focolai tra cinghiali, triplicando i focolai rispetto all'anno precedente.
Germania, dalla comparsa della malattia nel 2020 e dopo il picco di focolai nel 2021 con oltre 2.500, il 2023 si è chiuso con 899 focolai confermati.
La Svezia ha confermato lo scorso settembre 2023 la comparsa della PSA per la prima volta nel Paese, in questo caso colpendo solo cinghiali, chiudendo l’anno con un totale di 60 focolai.
Per quanto riguarda la Bosnia-Erzegovina e Croazia, sebbene nel caso dei suini domestici il numero di focolai sia molto elevato, nel caso dei cinghiali sono stati segnalati rispettivamente 22 e 11 focolai.
Fig. 3 Evoluzione dei focolai di PSA nei cinghiali in diversi paesi europei (2014-2023). Fonte: 333 su dati ADIS. Ricorda che questi grafici sono interattivi e ti consentono di visualizzare il numero di focolai (Score) o la classifica (Ranks) per un paese o un anno specifico.
In relazione all’evoluzione annuale del totale dei focolai nei cinghiali, lo scorso anno è stato rilevato un leggero aumento, pari al 6%, rispetto all’anno precedente, causato principalmente dal significativo aumento dei casi in Italia (1.047 nel 2023 contro 277 nel 2022).
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Giovedì 18 gennaio 2024/ Redazione 333 a partire da dati del ADIS e del MAPA.