Nell'ultimo anno 2020, il censimento dei suini dell'UE-27 (escluso il Regno Unito) è aumentato del 2% rispetto al 2019, superando i 146 milioni di capi. Per categoria, gli animali da ingrasso sono aumentati dello 0,8% e i suinetti del 5,6%, mentre il numero di scrofe è diminuito dello 0,5%.
Gli aumenti maggiori nel censimento sono stati in Bulgaria (+ 20,4%) e Ungheria (+ 8,2%). Nel caso della Bulgaria, la comparsa della PSA alla fine del 2018 e la sua diffusione nei suini domestici nel 2019 hanno portato a una significativa diminuzione del censimento nel 2019, da cui il Paese si è progressivamente ripreso. Al contrario, le maggiori diminuzioni si sono verificate in Slovacchia (-8,7%) e Svezia (-6,6%).
La Spagna, con un aumento del 4,6% del censimento totale, è ancora una volta il principale produttore di suini nell'UE-27, pari al 22,37% del censimento europeo, seguita dalla Germania, con il 17,8% del totale e in diminuzione dello 0,2% rispetto all'anno precedente, la Francia, terzo produttore con un censimento di 13,87 milioni di capi, la Danimarca con 13,4 milioni e la Polonia con 11,72 milioni. Spagna, Germania, Francia, Danimarca, Polonia, Paesi Bassi, Italia e Belgio rappresentano quasi l'85% del censimento totale dei suini nell'UE-27.
Nella nostra sezione di Statistiche del settore suini potrai vedere e confrontare i dati in formato grafico per paesi e categorie.
Redazione 333 a partire da dati di Eurostat.