A seguito dell’insorgenza di positività PSA nei cinghiali o negli allevamenti di suini, vengono individuate e formalizzate dalla Commissione specifiche aree territoriali (zone di restrizione: Zona Infetta, Zona I; Zona II; Zona III) dove vengono adottate specifiche misure sanitarie finalizzate alla gestione delle popolazioni dei cinghiali e degli allevamenti suini.
Tali misure sanitarie sono di tipo gestionale e strutturale e mirano a diminuire il rischio di diffusione della malattia ai territori indenni e di trasmissione tra gli allevamenti.
La non osservanza di tali regole determina il rischio di diffusione della malattia e l’aggravarsi delle conseguenze sanitarie ed economiche, legate alla moria degli animali e alle restrizioni alla movimentazione degli animali e dei loro prodotti (salumi, prosciutti, ecc...)...
In funzione del livello di rischio e, conseguentemente, del livello di severità delle restrizioni che vengono applicate, le zone sono denominate, in ordine di rischio crescente, zona infetta, zona di tipo I, II, III.
Zona infetta
È una zona precedentemente indenne in cui sono stati riscontrati dei primi casi di peste suina africana in cinghiali selvatici.
Zona di restrizione di tipo I
È una zona in cui non sono ancora stati riscontrati casi di peste suina africana ma che si trova al confine con la zona in cui invece sono stati confermati uno o più casi.
Zona di restrizione di tipo II
È una zona in cui sono stati riscontrati casi di peste suina africana in cinghiali selvatici.
Zona di restrizione di tipo III
È una zona in cui sono stati riscontrati casi di peste suina africana nei suini domestici.
Lunedì, 29 luglio 2024/Italia. https://www.regione.lombardia.it/