Le lezioni apprese negli ultimi anni hanno chiaramente dimostrato che uno dei principali fattori di rischio per la diffusione della peste suina africana (PSA) è la popolazione di cinghiali non gestita in alcuni Stati membri. L'alimentazione continua di cinghiali e alcune pratiche di caccia comportano un rischio aumentato e permanente per il settore agricolo europeo e un impatto sull'ambiente. Sono pertanto necessari una gestione a lungo termine della popolazione di cinghiali e un maggiore coordinamento tra i servizi veterinari, gli agricoltori, le organizzazioni di gestione delle foreste e i cacciatori per controllare efficacemente e prevenire la diffusione della malattia.
È in questo contesto che la Commissione europea ha organizzato una conferenza ministeriale su "L'eradicazione della peste suina africana (PSA) nell'Unione europea e la gestione a lungo termine delle popolazioni di cinghiali", mercoledì 19 dicembre a Bruxelles a margine della riunione di dicembre del Consiglio "Agricoltura e pesca", al fine di rafforzare la cooperazione tra le amministrazioni responsabili per l'agricoltura e l'ambiente al fine di prevenire questa devastante malattia in modo appropriato.
Vytenis Andriukaitis, commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, e Karmenu Vella, commissario europeo per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, hanno accolto i ministri e i rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali, così come le organizzazioni e le associazioni della società civile, prima che le conversazioni si concentrino sul grado di preparazione per la PSA e in particolare sulla gestione della popolazione di cinghiali selvatici. Sono stati discussi gli effetti di alcune pratiche di caccia sullo sviluppo della popolazione di cinghiali e l'EFSA ha presentato gli ultimi progressi scientifici sulla malattia. L'accento è stato posto sulla potenziale gestione a lungo termine della popolazione di cinghiali e sulla prevenzione della diffusione della malattia, attraverso una migliore cooperazione e coordinamento tra i servizi veterinari, gli agricoltori, le organizzazioni di gestione delle foreste, i cacciatori e le altre parti interessate.
Venerdì 14 dicembre 2018/ CE/ Unione Europea.
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