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Consumo degli antibiotici in Italia: primi dati

Il terzo Rapporto ESVAC, appena diffuso, segnala un calo delle vendite (in mg/PCU) del 13% fra il 2010 ed il 2011.

25 Ottobre 2013
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Il terzo Rapporto ESVAC presenta i dati sulle vendite di antimicrobici veterinari in 25 paesi UE. Per la prima volta sono presenti anche i dati dell'Italia. Il rapporto, riferito al 2011, mette in particolare l'accento sugli animali produttori di alimenti, cavalli inclusi. ESVAC: cautela nell'interpretare i dati, servono fino a quattro anni di confronto.

Di conseguenza, i dati provenienti dai Paesi che hanno raccolto tali dati per la prima o la seconda volta, "devono essere interpretati con la dovuta cautela".

Il terzo Rapporto ESVAC, appena diffuso, segnala un calo delle vendite (in mg/PCU) del 13% fra il 2010 e il 2011. Il calo è riscontrabile in quasi tutte le classi, tuttavia, la maggior riduzione si riferisce a tetracicline, polimixina, sulfamidici e pleuromutiline. I parametri prescrittivi sono stati relativamente stabili. La riduzione delle vendite è stata probabilmente causata dai seguenti fattori:

• Dal 2009, c'è stato un miglioramento continuo delle informazioni e del sistema di formazione legato all'uso razionale e prudente dei medicinali veterinari.

• Nel 2009, il Ministero della Salute ha avviato campagne di sensibilizzazione contro l'uso profilattico di antibiotici negli allevamenti. I corsi di formazione si sono svolti in collaborazione con il laboratorio nazionale di riferimento per la resistenza antimicrobica, IZSLT, a Roma. Un corso di formazione on-line su farmaci veterinari, sorveglianza e farmacovigilanza, che comprendeva anche i principi di base di uso prudente degli agenti antimicrobici negli animali da reddito, è stato pubblicato sulla rivista ufficiale della Fnovi.

• Nel 2010, è stato attivato un sistema informativo, comprensivo di segnalazioni al Ministero della Salute sui volumi di prescrizioni nelle Regioni italiane, per stimare il numero totale di prescrizioni emesse in ogni Regione italiana, suddiviso per categoria di animali (da reddito, da compagnia, scorte, mangimi medicati, cascata) e le specie (numero di prescrizioni medi annuali per specie). Questa ricongnizione permette all'autorità locale competente di identificare in un dato anno i settori più problematici in cui la resistenza antimicrobica sarà da affrontare l'anno successivo.

Mercoledì, 16 ottobre 2013/Italia.http://www.anmvioggi.it

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