Tricarico con oltre 100mila capi allevati in 3500-4000 aziende, per i tre/quarti a conduzione familiare e con una trentina di aziende-allevamenti organizzati attraversa “filiera”, una “nicchia” di razze autoctone tra cui il suino nero che comunque non superano il migliaio di capi: sono questi i numeri principali della suinicoltura lucana al centro del Progetto di Filiera legata ad un modello specifico agro-alimentare che prevede la realizzazione di un sistema di imprese a rete (dall’allevamento, alla traformazione-stagionatura, alla commercializzazione e ristorazione) presentato ieri dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori a Tricarico.
Si intende sostenere in particolare i progetti del segmento degli allevamenti estensivi e bradi, e l’implementazione delle razze autoctone lucane, che è l’ulteriore segmento produttivo che dovrà vedere un’attenzione specifica all’interno delle politiche di sviluppo rurale, ed in particolare per l’ultima annualità delle iniziative d’investimenti legati al Psr 2007/2013, e ai Pif (Programmi integrati di filiera) in grado di valorizzare la specifica filiera delle produzioni suinicole, uno dei simboli del “made in Lucania” e quindi del mangiare lucano. Con i salumi, infine, si rafforza il legame con il territorio e i progetti di turismo rurale, di cui l’enogastronomia è il più forte attrattore, per integrare il reddito delle famiglie rurali.
Mercoledì, 29 maggio 2013/Italia. http://www.sassiland.it