Gli agricoltori europei e le loro cooperative non accetteranno ulteriori costi legati ai controlli ufficiali, dal momento che questi ultimi sono considerati un servizio pubblico già finanziato tramite il sistema fiscale. E lo dichiarano nella presa di posizione pubblicata sul sito del Copa-Cogeca che rappresenta le organizzazioni agricole e allevatoriali europee, a commento della proposta della Commissione Europea per una revisione dei controlli ufficiali per le piante, gli animali, le derrate alimentari e i mangimi.
"Vorremmo insistere - è scritto nel documento- sull'importanza di stabilire un sistema di finanziamento basato su fondi pubblici che darà alle autorità nazionali competenti gli incentivi necessari a condurre controlli ufficiali efficienti in termini di costi e garantirà un certo livello di indipendenza nel modo in cui vengono svolti i controlli. Lamentiamo che nella proposta non vi siano incentivi in merito per le autorità nazionali competenti poiché i costi saranno automaticamente inoltrati agli operatori delle imprese alimentari".
Il Copa-Cogeca ricorda inoltre alla Commissione europea che i principali partner dei paesi terzi fuori dall'UE "non pagano nulla per i controlli ufficiali. Anzi, ricevono un finanziamento pubblico e ciò creerà una distorsione della concorrenza con gli operatori delle imprese alimentari dell'UE. Ciò è contrario all'obiettivo più generale dell'UE di aumentare la competitività del settore alimentare e agricolo europeo".
Venerdì, 24 maggio 2013/Italia. http://www.anmvioggi.it