Questa misura di emergenza, sostenuta da 636 voti a favore, 21 contrari e 8 astensioni, consentirà ai paesi di utilizzare il denaro rimasto dai programmi di sviluppo rurale (FEASR) per concedere aiuti diretti ai produttori e alle piccole aziende agricole maggiormente colpite dalla crisi da COVID-19.
Questa ulteriore liquidità dovrebbe aiutare i produttori e le PMI del settore, che sono stati particolarmente colpiti dalla pandemia, a rimanere a galla.
Gli aiuti agli agricoltori possono arrivare a 7.000 euro, 2.000 in più di quanto proposto dalla CE. Il massimo per le PMI agroalimentari rimane di 50.000 euro, in linea con la proposta della Commissione.
I deputati hanno anche aumentato, dall'1% proposto dalla Commissione al 2%, la percentuale di fondi provenienti da programmi nazionali di sviluppo rurale che ogni paese può utilizzare per facilitare questa liquidità di emergenza.
Il PE ha inoltre deciso di concedere alle autorità nazionali più tempo per erogare l'aiuto. Il termine per effettuare i pagamenti sarà prorogato fino al 30 giugno 2021 (sei mesi in più rispetto alla proposta della Commissione), ma le domande dovranno essere approvate entro la fine di quest'anno...
Venerdì 19 giugno 2020/ EP/ Unione Europea.
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