A maggio è continuato il momento negativo per gli allevatori di suini italiani che, soprattutto a causa dei bassi prezzi dei suini (i valori più bassi da giugno 2016), vedono ridursi ulteriormente la propria redditività che tocca uno dei valori più bassi dal 2016 ad oggi.
Invece per i macellatori è un buon momento, mentre è nuovamente peggiorata la redditività degli stagionatori di prosciutti destinati al circuito tutelato, che è scesa ad uno dei valori più bassi da fine 2014; è in ripresa, rispetto al mese precedente, la redditività delle produzioni non tipiche.
A maggio, la redditività della fase d’allevamento in Italia, è calata del - 8,4% rispetto ad aprile e del -13,3% rispetto allo scorso anno. Andamento opposto per la redditività dei macellatori italiani, cresciuta del +4,5% rispetto al mese precedente.
Nell’ultimo mese la redditività dei prosciutti di Parma DOP è peggiorata rispetto al mese precedente, nella misura del -2,2% nel caso della tipologia leggera e del -1,7% per quella pesante; positiva, invece, la redditività delle produzioni non tipiche. Anche in maggio, continua a rimanere più conveniente produrre prosciutti leggeri destinati al circuito non tutelato, mentre se ci si sposta sui prodotti di peso superiore, si ottiene una maggiore redditività dalle produzioni tipiche.
Nel primo bimestre del 2018 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo pari a -103,7 milioni di euro, in miglioramento di 7,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da una crescita delle esportazioni in valore (+1,7%) e dal contemporaneo decremento dell’import (-0,8%)
Giovedì, 7 giugno 2018/Italia/Crefis.http://www.crefis.it