A dicembre, la reddittività degli allevatori italiani è peggiorata nuovamente (-8,6% la variazione congiunturale) toccando il livello più basso da maggio del 2016. Il livello raggiunto si conferma al di sotto anche di quello dello stesso mese del 2017: - 18,6%. Al calo di reddittività da parte degli allevatori è corrisposto un aumento di quella dei macellatori: +7,8% la variazione congiunturale e +7,4% quella tendenziale.
Nell’ultimo mese la reddittività dei produttori di prosciutti di Parma leggeri si è confermata in calo, mentre per il Parma pesante e per i prosciutti non tipici continua la fase di ripresa. Anche a dicembre le produzioni non tipiche sono rimaste più redditizie rispetto a quelle Dop.
Per quanto riguarda i prezzi, in dicembre vi è stato un ulteriore calo delle quotazioni degli animali da macello, mentre sono risaliti quelle dei suini da allevamento. Andamento al ribasso anche per i prezzi delle cosce fresche, mentre i lombi sono in ripresa. Continua il periodo negativo dei prosciutti di Parma stagionati che hanno toccato valori che non si riscontravano dal 2015/2016.
Nel periodo gennaio – settembre 2018 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo pari a - 343,9 milioni di euro, dato, però, in miglioramento di quasi 139 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da un calo dei valori esportati a cui si è accompagnata una flessione decisamente superiore delle importazioni nazionali del comparto.
Venerdì, 25 gennaio 2019/Italia.http://www.crefis.it