Anche a febbraio la redditività della fase d’allevamento è peggiorata, con un variazione del -1,9% rispetto a gennaio; ancora molto positiva invece la variazione tendenziale: +14,9%. Ugualmente peggiorata a febbraio la redditività della fase di macellazione, scesa del -11,0% rispetto al mese precedente e del -25,4% nei confronti di febbraio 2016.
Il dato dell’Indice è fortemente condizionato dal repentino calo del prezzo dei lombi da imputare a nuove modalità contrattuali e al riallineamento dei prezzi tra le diverse piazze. A febbraio il prezzo della coscia fresca per crudo tipico pesante quotata dalla Cun è cresciuto del +0,7% rispetto a gennaio (5,160 euro/kg), mentre per il prodotto leggero la variazione è stata del +1,2%.
Flessione anche per la redditività dei prosciutti,sia Parma Dop che non tutelati. Per la Dop la contrazione è stata del -2,4% per la tipologia leggera e del -1,1% per quella pesante. L’indice dei prosciutti non tipici è invece peggiorato, su base congiunturale, del -6,6% per il leggero e del -7,3% per quello pesante.
Su base tendenziale, la redditività dei prosciutti di Parma è migliorata per la tipologia pesante (+2,4%), mentre è rimasta stabile nel caso di quella leggera. La reddittività dei prosciutti non tipici è invece peggiorata del -2,2% e -6,7% rispettivamente per prosciutto leggero e pesante.
Nel periodo gennaio-novembre 2016 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo pari a -484,5 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente di ben 149 milioni di euro.
Marzo 2017/Italia/Crefis.http://www.crefis.it